martedì 27 ottobre 2009

IL 27...LA VITA E' BELLA

Sinonimo di busta paga, per i fortunati che il lavoro ce l'hanno, è giorno di riscossione il 27. Ecco perché, a sentirlo pronunciare, si avverte, istintiva, una sensazione gradevole. Per la numerologia il 27 è quel simbolo di buona sorte acquisita con lavoro paziente e assiduo che i proverbi traducono in "la costanza dà sempre buoni frutti" e dove la costanza non è il nome della fruttivendola all'angolo della via. In tal senso il 27 è uno schiaffo all’illusorio mito della vincita milionaria immediata che oggi conta milioni di adepti e che è riassunta dalla parola "Superenalotto". Della quale, rimosse le 13 lettere che la compongono, può curiosamente ottenersi il monito "un torto palese". Il 27 è anche il numero di chi si sveglia nervoso e della giornata piovosa, cosicché, quando le due cose coincidono, ecco bell’e pronta l’imprecazione: "Piove, 27 ladro!". Numero delle proposte tardive, sian esse di lavoro o di matrimonio, nella smorfia napoletana il 27 significa quel pitale che, una volta espletato il dettato fisiologico, non è proprio come averlo trasformato in uno spumeggiante boccale di birra. 27 è anche numero della polvere, ossia del nemico giurato di quelle maniache della pulizia che della pulizia sono microscopiche vestali. Scritto come una V tra due X e due I nei numeri romani (XXVII) e uno zero tra due undici nel sistema binario (11011), in matematica il 27 è un cubo perfetto (3x3x3) che, elevato a sua volta al cubo, porta al numero 19.683 la somma delle cui cifre ridà 27 (1+9+6+8+3). In chimica è il numero atomico del Cobalto e in anatomia il numero delle ossa della mano. Dal punto di vista enigmistico, "ventisette" può anagrammarsi in "vesti nette" (abiti puliti) e, per bisenso, può considerarsi come due decine di congreghe di fanatici (venti sette). In commistione tra sacro al profano, 27 sono i libri del nuovo testamento e 27 le palline del biliardo all'americana. 27 son le lettere dell'alfabeto spagnolo e di quello ebraico. Nel moto GP, 27 è il numero del rivale di Valentino Rossi Casey Stoner ed in formula uno era quello di Gilles Villeneuve e di Jean Alesi. Mozart, nato un 27, compose 27 concerti per pianoforte e orchestra.
il rivale di Valentino Rossi, Casey Stoner
Infine il 27 del mese di ottobre, trecentesimo giorno di un anno non bisestile.
Una fausta ricorrenza sinonimo di vita bella, a quanto pare, perché il 27 ottobre
1952 è nato quel diavolaccio di Roberto Benigni.





Leone Pantaleoni

NELLO SCALFARI C’E’ CAIFA

Sarà la curatissima barba bianca, sarà quell’argomentare a parole scandite ciascuna come marchio incandescente che s’imprime sulle tavole della legge, sarà quel capo eretto indice di “ostensoriale” superbia, sarà infine la curiosa coincidenza che nel suo cognome ci stanno tutte quante le lettere di Caifa, sta di fatto che ho da sempre visto in Eugenio Scalari la più fedele personificazione di quello scriba e fariseo su cui Gesù si scaglia con inimmaginabile violenza.
Purtroppo, col passare del tempo, l’assommarsi dei fatti – da ultimo il Ratzinger da lui definito modesto teologo – mi confermano come quella prima impressione fosse tutt’altro che ingannevole.
Leone Pantaleoni

sabato 24 ottobre 2009

l'enigma d'autunno


Si tratta di un rebus “nuova frontiera” dal diagramma: (Rebus frase: 6 5 1 6)che, in sostanza, riassume una massima evangelica.Coraggio, allora, ai solutori più ferrati!

ENIGMA
La massima evangelica
Frase: 6 5 1 6 (Leone da Cagli)

soluzione
" ami, amo, ami, C: iene, mici "
- AMIAMO AMICI E NEMICI -

martedì 20 ottobre 2009

IL REBUS D’ORO DI LEONE

Mostriamo in anteprima ai nostri navigatori il rebus estivo che la Settimana Enigmistica pubblicherà soltanto l’anno prossimo. Si tratta di quello che ha fatto ricevere domenica scorsa a Chiavari a Leone Pantaleoni (il Leone da Cagli della Settimana) la medaglia di vincitore del concorso annuale per autori “Brighella” (da Maria Ghezzi, la più brava disegnatrice della rivista).
Infine, proponiamo la soluzione per coloro che non l’avessero trovata:
chiave risolutiva = PA, ventata: è lì M in azione.
Frase risultante - PAVENTATA ELIMINAZIONE -.

giovedì 15 ottobre 2009

MA STAVOLTA E’ LEONE DA CHIAVARI

Pantaleoni premiato in terra ligure quale vincitore del premio annuale Brighella destinato agli autori di rebus

Sabato 17 ottobre Leone Pantaleoni, il Leone da Cagli della Settimana Enigmistica, sarà assieme alla moglie Loredana in terra ligure, e precisamente a Chiavari, per ritirare il premio di primo classificato al concorso annuale autori di rebus Brighella indetto da Maria Grezzi, l’autrice dei più bei disegni del diffusissimo settimanale milanese.

Per Leone si tratta del settimo alloro in carriera, ai quali si antepone quel bronzo del Premio Capri dell’Enigma che, nel 2000, lo confermò terzo enigmista italiano in assoluto.

Senza contare poi che il 9 maggio scorso, il sindaco della sua città natale gli aveva conferito l’attestato di civica benemerenza per meriti enigmistici e scacchistici.


Intanto, dall’inizio dell’anno scolastico, Pantaleoni ha ripreso la sua attività pedagogica in numerosi istituti elementari, primo fra tutti quello dell’Anna Frank di Santa Maria delle Fabbrecce, dove, assieme all’insegnante Ernesto Pucci, ha tagliato il nastro per l’inaugurazione della scacchiera gigante all’aperto. Per finire, da lunedì 19 ottobre, egli inizierà il suo ciclo di 8 lezioni settimanali scacchistiche alla Università dell’Età Libera.

lunedì 12 ottobre 2009

CHI HA PAURA DEL NUMERO 13?

Si scrive triskaidekafobia dal greco (c’era da sospettarlo?) ma si legge paura del numero 13. E, cosa da non credersi, c’è chi a questa irrazionale paura ci crede per davvero. Anzi, se la sente fluire nelle vene. Forse pensando che papa Giovanni Paolo II fu colpito in un giorno 13, oppure che Satana era detto il tredicesimo angelo, o ancora che i convitati dell’ultima cena erano 13 e Giuda era seduto al tredicesimo posto. A proposito di tavola imbandita, si pensi che durante i pranzi ufficiali il presidente degli Stati Uniti Roosevelt era solito invitare anche la sua segretaria perché, altrimenti, i commensali sarebbero risultati in 13. L’immortale Stanlio, inseparabile compagno di Onlio, rivide e corresse il proprio cognome in Laurel perché nella corretta versione anagrafica di Jefferson le lettere di Stan Jefferson sarebbero risultate 13. Immortale Stanlio, amico inseparabile di Onlio, Stan Laurel si chiamava in realtà Stan Jefferson. Cambiò il suo cognome perché, col nome, dava un totale di 13 lettere.
Nella formula uno non c’è numero 13 da quando due piloti, in incidenti disgiunti, morirono a bordo d’un’auto portante il numero 13. Oggi, poi, 13 ottobre, si giunge a una data coincidente perfino nel mese con quella dell’ultima apparizione ai tre pastorelli di Fatima. Uno dei quali, Lucia, passò a miglior vita un giorno di febbraio che - indovinate? - era per l’appunto il 13. C’è chi sostiene che a dare una valenza non propriamente benevola al numero in questione contribuisca il fatto che esso venga subito dopo il 12. Dotato di particolari potenzialità numerologiche, non ultima quella afferente la saggezza, il 12 è numero davvero virtuoso. Matematicamente parlando, se soltanto avesse preso il posto di 10 nella base di calcolo per via delle dieci dita, avrebbe offerto ben quattro divisori (2, 3, 4 e 6 invece di due (2 e 5). Inoltre va aggiunto che 12 caratterizza la dozzina, 12 sono i pence per fare uno scellino e 12 i pollici per comporre un piede. Nei giochi di parole se dici tredici …tre dici, e se rimuovi le lettere di tredici puoi ottenere la frase “certi dì”. Come a dire “taluni giorni” per indicare quelli in cui non ti gira. Purché tra questi non sia compreso il 13 ottobre 2009, beninteso.

Leone Pantaleoni

SE SCACCHI ED ENIGMISTICA SALGONO IN CATTEDRA

E’ ripresa l’attività ludica di “Leone da Cagli” in numerosi istituti scolastici della città
Con il taglio del nastro della scacchiera all’aperto per pezzi giganti della Scuola Anna Frank di Santa Maria delle Fabbrecce, in coppia con l’insegnante Ernesto Fucci, è ripresa più intensa che mai l'attività didattica di Leone Pantaleoni, il "Leone da Cagli" della Settimana Enigmistica.

Da sinistra: Leone Pantaleoni e

l’insegnante Ernesto Fucci

stanno per tagliare il fatidico nastro.

Fino a Natale son già più di 300 i bambini degli istituti Anna Frank, Pirandello, Rodari, Cattabrighe e Gaudiano coinvolti in progetti che prevedono l’insegnamento della enigmistica, ivi compresi gli scacchi. Ma il numero degli alunni è destinato a raddoppiare nel corso del restante anno scolastico (nel periodo quaresimale un terzo argomento sarà la Sindone, il lenzuolo che secondo la tradizione avvolse il corpo di Gesù crocifisso).

Infine, a partire dalle 18,30 di lunedì 19 ottobre, Pantaleoni inizierà per l'Università dell'Età Libera il suo corso settimanale di 8 lezioni stavolta dedicate al gioco dei re. "Gli scacchi” spiega Leone " si perdono nei recessi del tempo e l’espressione 'scacco matto' deriva da una frase persiana che significa 'il re è morto'. Come tutti i giochi più belli, con poche e semplici regole, permette un numero astronomico di combinazioni". E a dirlo, anzi, a ribadirlo, è uno che nel ‘91 ha pareggiato col campione del mondo Anatolij Karpov!

mercoledì 7 ottobre 2009

UNA ENIGMISTICA A … LUNGO TERMINE

LA CURIOSITA’ - Se il corso di Leone da Cagli nelle scuole è … supercalifragilistic(h)espiralidoso

Premessa: ricordo che nel corso delle lezioni scolastiche di enigmistica (più di 500 bambini lo scorso anno e già 300 quelli attuali fino a Natale), nel chiedere termini contenenti un solo tipo di vocale, venivo dapprima sommerso da parole come "sette, otto, effe, elle, emme, enne" e "esse", e quindi, dopo averne sollecitate di più lunghe, da "patata e cornetto" fino a "cavalcata". Dovetti quindi consigliare di pescare tra gli avverbi ma nessuno, anche per la limitatezza del tempo a disposizione, arrivò a quell' "effervescente" che di lettere ne conta ben 13. Gli alunni si mostrarono addirittura increduli quando annunciai loro che, per dilatazione del concetto, con "effervescentemente" si arriva addirittura a 18. E veniamo così al punto: sempre nel corso delle lezioni, elementari, medie inferiori o superiori che siano le scuole, alla domanda di quale sia la parola più lunga conosciuta, la riposta è unanime: "Supercalifragilisticespiralidoso". Privo di qualsivoglia significato e debordante di 32 lettere, il termine, fiero della popolarità regalatagli dal film Mary Poppins, è però squalificato in partenza. Semplicemente perché non contemplato dal nostro lessico.

Così come non lo è l' "acromicrotelodiplodiforocaloidroisomatico" di 41 lettere
inventato di sana pianta da quel Luigi Ciampolini che fu grande amico di Giacomo Leopardi. Ecco allora il ripescaggio della risposta preferita che sempre lo precedeva, ovvero quel "precipitevolissimevolmente" che delle sue 26 lettere credeva di avere uno scudo indistruttibile come l’egida di Atena. Il tutto con buona pace di parole più lunghe come "incontrovertibilissimamente" e "particolareggiattimamente" che arrivano entrambe a 27; un 27 in cui non si piglia paga a quanto pare. Ma ad arrivare a tanto ci aveva già pensato l'inesauribile genio di Dante nel De Vulgari Eloquentia, con l'endecasillabo "sovramagnificentissimamente" che condensa di appena 2 lettere l’espressione "in modo smisuratamente magnifico". Apoteosi finale, proprio come si è usi dire di febbraio, di 28 ce n'è uno, e si tratta di quell' "anticostituzionalissimamente" che sta per "in modo esageratamente anticostituzionale". Ecco allora che in un clima politico esasperato qual è quello attuale, delle 27 lettere di sovramagnificentissimamente se ne gongola il Governo per la ricostruzione delle case all'Aquila, proprio quando la parte avversa gli scaglia addosso le 28 dell’ anticostituzionalissimamente del Lodo Alfano.


Leone Pantaleoni

venerdì 2 ottobre 2009

UNA FESTA NEL NOME DEL PADRE DEL PADRE

O della madre, naturalmente. Sì, è anche troppo arzillo il nonno visto dall’occhio dell'enigmista

Una festa nel nome del padre del padre. O della madre. Ecco cos'è la festa del nonno.

E non v'è dubbio che sia parola succosa e intrigante "nonno" per l'enigmista. Monovocalica e monoconsonantica perché si compone di sole 'o' ed 'enne', è anche antipodo diretto, perché, se si tien ferma la sua lettera iniziale (n) e si ribalta il resto della parola (onno), con artifizio davvero gattopardesco, sempre al nonno di partenza si ritorna. Inoltre, proprio come quando l'algebra c'insegna che meno per meno dà più, nonno, se letta "non no", sembra un modo un po’ acrobatico di dire sì ottenendo un' affermazione da una negazione di negazione. Del resto, non è il nonno colui che dice sempre sì agli adorati nipoti?


Mentre per cambio di consonante nonno dà sonno e tonno, per cambio di vocali fa tanto ... nipotino con nanna; fino a squagliarsi (proprio come fanno i nonni coi figli dei figli) in ninna nanna. In chiavi di rebus nonno può ad esempio adoperarsi nel modo che segue: E, vento; nonno, TO, per giungere alla frase risolutiva “Evento non noto”. Composta di tre 'n' e due 'o', chimicamente parlando, nonno può esser considerata una molecola formata da tre atomi di azoto (N3) e due di ossigeno (O2) e N3O2 è la parte finale della formula del Luminol. Complessa sostanza organica con cui la polizia scientifica rileva tracce anche infinitesimali di sangue, tra CSI, Ris e Squadre Speciali, il Luminol ormai deborda letteralmente dai nostri teleschermi e se ne parla come di acqua di rubinetto. Al plurale nonno fa nonni con successione di lettere del tipo XoXXi, dove, sostituita l’incognita X con qualsivoglia consonante, posson via via ottenersi i nomignoli di cane Bobbi (ma anche il poliziotto inglese e il leggendario campione americano di scacchi Fischer) e Foffi (molto simile a Fuffi) e quelli di persona Lolli (Loredana) e Sossi (Loris). Analogamente, può procedersi con cocci (chi li rompe paga e li fa suoi) e Goggi (la Loretta che fa rima con il maledetta di primavera) che per Biscardi sono la stessa cosa, e quindi con Totti (l'ottavo re di Roma). Fino a completare la serie con zozzi (sporchi, sia igienicamente che moralmente). Del resto non è un caso che il vezzeggiativo nonnetto, se scisso in 'non-netto', significa lordo nel senso di lurido. Istituita quattro anni fa dal Parlamento, la festa dei nonni cade o ricorre il giorno due del mese di ottobre. E se a ricorrere (nel senso di correre, e poi correre ancora in una sorta di jogging estremo) o a cadere fossero stati invece i nonni, coronarie e ossa avrebbero davvero fatto loro la festa.

Leone Pantaleoni

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01) Crittografia (frase: 7 6)
B S

02) Crittografia (frase: 7 7)
DB HPO

03) Crittografia (frase: 4 2 4)
NOME DELL'AT.ORE BANFI

04) Crittografia (frase: 4 10)
- CATINO -

05) Crittografia (frase: 7 2 5)
- QUI.T. LETTERA .. UN ALFABETO -

06) Crittografia (frase: 5 2 4)
- CH.SSA' -

07) Crittografia (frase: 8 7)
- VR VR VR VR TO -

08) Crittografia (frase: 3 4 4)
- TELEFONATEMI! -

09) Crittografia: (frase: 6 1 2 1 4 2 = 2 4 1 3 6)
D... DI NASCITA

10) Crittografia: (frase: 4 4 2 2 2 = 6 8)
IN QUEL PO.TO

11) Crittografia (frase: 8 2)
SONO RIMASTO LI’

INVITO AI CAGLIESI

INVIATEMI UN COMMENTO COL VOSTRO NOME, VI FARO' L'ANAGRAMMA.

GLI ANAGRAMMI DEI CAGLIESI

chi sono questi ?

(nome: 9, 8) = "PANCETTA CON SFREGI" Piercing mal eseguito?

(nome: 7, 7) = "RE FRA LE DOMANDE" Novello Mike Buongiorno?

(nome: 5, 7) = "CARDAR ALBERI"
Ma non era la lana?

per le soluzioni...