martedì 23 marzo 2010

SINDONE SPIEGATA A CRISTO RE

Dalle ore 21 di lunedì 29 marzo, l’enigmista e ludolinguista Leone Pantaleoni sarà ospite della Parrocchia di Cristo Re per parlare della Sindone, il telo di lino che secondo la tradizione avvolse il corpo di Gesù deposto dalla croce. Quella medesima Sindone che a partire da sabato 10 aprile e fino a domenica 23 maggio sarà di nuovo esposta al pubblico a Torino dopo le ostensioni del centenario dalla prima fotografia (1998) e dell’anno giubilare (2000).
Testimone d’un uomo prima vivo (sangue sgorgato intra vitam) e quindi morto (sangue post mortale), la Sindone non porta traccia alcuna di processi putrefattivi, a partire dall’alone di ammoniaca che avrebbe dovuto depositarsi sul lenzuolo attorno alla zona delle labbra del cadavere. "La Sindone" afferma Pantaleoni "più di un'icona, è una reliquia. E, più d'una reliquia, è una presenza".

giovedì 18 marzo 2010

OGGI IN EDICOLA E LIBRERIA IL “TRENTAR” NON NUOCE DI LEONE DA CAGLI

30 inediti quiz che mettono nero su bianco la materia grigia

Da oggi (lunedì 22 marzo) sarà disponibile nelle edicole e librerie di Pesaro e Cagli l’agile volumetto”Trentar non nuoce” con cui Leone Pantaleoni, il Leone da Cagli della Settimana Enigmistica (eletto il 28 febbraio scorso Cagliese dell’Anno), nel mettere nero su bianco la materia grigia, propone trenta inediti enigmi da far fumare il cervello senza intossicare i polmoni. Riservato a battute su Adamo, Eva e il serpente, segue il capitolo umoristico “Tentar non nuoce" e quindi, per concludere, quello sul rebus antologico "Sodoma e Gomorra" che, definito capolavoro dagli specialisti, ha da ultimo trovato il plauso del ludolinguista italiano più famoso, vale a dire lo Stefano Bartezzaghi del Venerdì di Repubblica.

lunedì 15 marzo 2010

L’ENIGMA SINDONE A SCUOLA

Particolarmente attenti e desiderosi di chiedere per approfondire l’argomento, sono ormai più di cinquecento gli alunni di elementari e medie della nostra città catechizzati da Leone Pantaleoni, da sempre il Leone da Cagli della Settimana Enigmistica, sull’affascinante e coinvolgente enigma della Sindone, vale a dire il sacro lenzuolo che secondo la tradizione avvolse il corpo di Gesù deposto dalla croce. A partire da sabato 10 aprile e fino a domenica 23 maggio, la Sindone sarà di nuovo esposta al pubblico a Torino. Le precedenti ostensioni che fecero registrare quasi quattro milioni di visitatori, risalgono agli anni 2000 e 1998 e proprio nel ‘98 Pantaleoni ebbe modo di conoscere Mauro Trematore il pompiere che trasse in salvo la Sindone nell’incendio scoppiato nel Duomo di Torino nell’aprile 1997.


Nelle foto:
Leone Pantaleoni tiene la sua lezione nelle scuole pesaresi.

LA SETTIMANA MISTICA

Quando giocare con le parole non è sinonimo dello scherzare coi santi

Scherza coi fanti, dice il saggio, ma lascia stare i santi. Da tale dettato sembra però ritenersi esentata quella scienza che a suon di rovelli mette nero su bianco la materia grigia. Quella medesima che osa coniare una Settimana Mistica che per assonanza fonetica fa il verso sia alla Rivista che vanta innumerevoli tentativi d'imitazione che a quel culminante squarcio quaresimale che, noto sotto il nome di Settimana Santa, si fregia d'un numero incalcolabile di fedeli.
una rivisitazione quaresimale
della Settimana Enigmistica
griffata Leone da Cagli.
Tanto per cominciare, ci si può riferire a quell'ermetico botta e risposta fra Gesù e Pilato nel pretorio. E cioè al quando il procuratore romano, dal più profondo del suo cuore di scettico, nel domandare: "Quid est veritas?" (cos'è la verità?), si sente ribattere: "Est vir qui adest" (è l'uomo che ti sta dinnanzi). Ebbene, ancorché cambiate di posto, le 6 vocali ed 8 consonanti della domanda sono le medesime 6 vocali ed 8 consonanti della risposta. Un anagramma, insomma. Proprio come anagramma uno dell'altra sono la prima e la seconda parte della frase: "Il Cireneo scortava / la Veronica e Cristo". Ancora: se a Carol Wojtyla s'italianizzano la "j" e la "y" trasformandolo in Carol Voitila, ecco che per riposizionamento di lettere, nome e cognome si riassumono in un sorprendente "l'alto vicario". E siccome da riassunto a sunto il passo è breve, la facile battuta “sunto sùbito” è presto servita su una patena d'argento. La sorpresa può farsi addirittura meraviglia nel caso di "Stefano protomartire" le cui lettere si ricollocano in un verace "santo morto fra pietre" e ci ricordano che finì lapidato il primo testimone di Cristo. A seguire, meritevoli di citazione ci appaiono Giuda Iscariote (die' guai a Cristo), San Gregorio Magno (gran seggio romano), Girolamo Savonarola (saliva al rogo romano), Santa Teresa d'Avila (destinata a salvare) e Pietro Celestino (eletto, ci ripensò). Per chi non rammentasse, Pietro del Morrone, scelto papa nel 1294 col nome di Celestino V, abdicò dopo soli quattro mesi.
Anagramma, sempre anagramma, fortissimamente anagramma, come si nota. Che nell'imminenza d'una croce giammai cruciverba, fa tanto rima con il neologismo anadramma.
Leone Pantaleoni

mercoledì 10 marzo 2010

MA IL PADRE DI ALICE ERA PRETE ENIGMISTA

Si tratta del reverendo anglicano Charles Dodgson, più noto con lo psedonimo di Lewis Carrol

Sessant'anni dopo il cartone animato della Disney che generazioni di piccoli han visto al cinema e quindi rivisitato da adulti in dvd, coi volti di Mia Wasikowska (Alice), Johnny Depp (il Cappellaio Matto) e una Elena Bonham (Regina Cattiva) caricatura della Bette Davis regina Elisabetta nel Conte di Essex (1939), è uscito sugli schermi "Alice in Wonderland".

Elena Bonham,

caricatura della Bette Davis nel Conte di Essex (1939),

è la Regina Cattiva.

Film tratto dal capolavoro di Lewis Carrol, pochi sanno che Lewis Carrol era in realtà lo pseudonimo che l'autore, il reverendo Charles Dodgson, docente di matematica in un College di Londra, aveva assunto di concerto con un editore dopo averne per altro scartati molti altri.

Lewis Carrol
era in realtà lo pseudonimo del reverendo Charles Dodgson,
docente di matematica in un College di Londra.
Terzogenito di parroco anglicano, meno noto ancora è che Dodgson fosse un autentico patito di enigmistica e ludolinguistica e, insomma, di alchimie cerebrali che mettono nero su bianco la materia grigia. La primogenita delle quali era addirittura frutto della sua fervida ed inesauribile inventiva. Si tratta del "doublets" che egli, presentandolo nel 1879 all'editore Edith Jebb, definì, con umorismo stile Mark Twain, un puzzle che se hai l'emicrania te la toglie e se non ce l'hai te la fa venire. Il "doublets" consiste nel partire da una parola e giungere a un'altra (meglio se in relazione con la prima) attraverso una serie di passaggi ottenuti modificando ogni volta una sola lettera. Esempio: da testa si giunge a piede nel modo che segue: testa, teste, peste, piste, pinte, pinne, piene, piede. Amante degli anagrammi che riposizionano lettere di parole o frasi per ottenerne di nuove, Dodgson ne creò davvero di bellissimi. Infine, gioco che nel rovesciare come un guanto la logica delle cose rivela una sua logica, da ultimo ma non ultimo giunge il cosiddetto "nonsense". Come nel caso del rivenditore di copricapi che festeggia a suon di tè e pasticcini il non compleanno invece del compleanno; facendo così festa non una ma 364 volte l'anno. Cappellaio Matto, come si vede, ma non fesso.
Leone Pantaleoni

domenica 7 marzo 2010

CHI DICE DONNA DICE D'ANNO

Chi dice donna dice danno. Ma anche d'anno se per anno s'intende quello di 364 giorni e dei 364 giorni si considera soltanto l'8 marzo. A voler far festa alla donna sono in tanti. E tra costoro si celano anche i mal intenzionati che lo intendono ironicamente, ovvero come quando si dice far la festa al maiale per significare l'intenzione di macellarlo. Tributo all'amore materno invece che limitazione alla onnipotenza divina, quando la donna è madre, un proverbio ebraico dice che Dio le madri le ha create non potendo essere ovunque. Fermo restando che se l'uomo è capo della famiglia, la donna è collo che muove il capo dove vuole, quando la donna è moglie le cose si complicano. Al punto da ritenere che il miglior marito sia un archeologo per il semplice fatto che più lei invecchia, più lui la reputa interessante.
Ed a proposito di tempo che passa si può bellamente aggiungere che gli anni che una donna si toglie non li butta ma li aggiunge alla età delle altre. Il che ci rimanda di prepotenza a quel noto principio della termodinamica secondo il quale nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma.
Leone Pantaleoni

QUARESIMA, SINONIMO DI 40

Periodo penitenziale della liturgia cattolica in preparazione della Pasqua che va dal mercoledì delle Ceneri alla Domenica delle Palme, ecco giunta, dopo il Carnevale, la Quaresima. E se il Carnevale del tutto è lecito traveste la realtà sotto le mentite spoglie del piacere e dell'edonismo, la Quaresima dell'astinenza ne smaschera l'inganno e la fallacia. Nel suo Decamerone Boccaccio scrive: "Oltre alli digiuni delle quaresime che nell'anno si fanno dalle divote persone".
Il cognome Quaresima è diffuso nelle Marche e, più precisamente, nel fabrianese e nell’anconetano. Quaresima è sinonimo di 40, ovvero sia quanti sono i giorni del diluvio universale che quelli impiegati dagli ebrei ad esplorare la terra ospitante; 40 sono i giorni camminati dal profeta Elia per giungere sulla sommità del Monte Oreb ed altrettanti quelli concessi da Dio alla città di Ninive prima di distruggerla; 40 giorni e 40 notti trascorse Mosè sul Monte Sinai nell’attesa di ricevere i dieci comandamenti. 40 sono i giorni del digiuno di Gesù nel deserto dopo il battesimo nel Giordano e 40 anche quelli da lui impiegati per ammaestrare i discepoli dalla Resurrezione all'Ascensione. Infine, 40 sono i giorni di durata dell'Esodo. Perché composto di 40 membri, Quarantia era il nome dato al Tribunale Supremo della Serenissima detto, appunto, Consiglio dei Quaranta.

Ma Quarantia è anche il nome di un canale naturale situato alle foci del fiume Isonzo. Nel 40 avanti Cristo i componenti del triunvirato Antonio, Ottaviano e Lepido, si spartirono l’impero romano. Quarantena è il periodo d'isolamento forzato atto a limitare la diffusione di gravi malattie; specie se a carattere epidemico, specie in caso di peste e specie se si tratta di quella nera. Come accade nella malaria, Quartana è febbre a intermittenza di 4 giorni. Non ci è dato di sapere quanti ladroni ronzino intorno a noi ma è noto come quelli di Alì Babà fossero 40, uno per ciascuna carta da gioco nel mazzo italiano. In chimica 40 è il numero atomico dello Zirconio e in fisica è l'unica temperatura indicata con il medesimo valore sia dalla scala Celsius che dalla Fahrenheit. Per la Smorfia 40 indica la noia mentre per quella napoletana la scaccia evocando tante cose, non ultime la disgrazia e la sfortuna. Al punto che, a contar bene, c'è davvero da chiedersi se la paura, invece di 90, non faccia piuttosto 40.
Leone Pantaleoni

mercoledì 3 marzo 2010

STORICO ED ENIGMISTA I CAGLIESI DELL’ANNO

Si tratta del prof. Carlo Arseni, scomparso nel 2002, e del Leone da Cagli della mitica Settimana.

Nato per riservare il meritato plauso all’operato di quei suoi figli che nel tempo han dato lustro alla loro Città, in quella suggestiva cornice che è il Teatro Comunale, è stato consegnato dalla locale Associazione Giochi Storici, il premio annuale “Il Cagliese”.Riconoscimenti, uno alla memoria e l’altro ad un vivente, i personaggi di stavolta sono il compianto storico Carlo Arseni (nelle mani del figlio Gabriele) e l’enigmista Leone Pantaleoni.

Laureatosi in lettere nel ‘45, membro di prestigiose accademie, quali ad esempio la Internationale Burckhardt di Basilea, socio della Legion d’Oro nonché direttore della Biblioteca Comunale, e quindi autore di apprezzate monografie sulla sua città, ivi compresi i suoi personaggi più illustri e caratteristici, il prof. Arseni è stato eccezionale uomo di ricerca.

Insignito (medaglia della Zecca dello Stato) del premio "Operosità nell'Arte", mille e più i suoi interessi, tra i quali l'uso del violino e la pratica amatoriale del gioco degli scacchi. Pantaleoni, invece, da sempre il Leone da Cagli della Settimana Enigmistica, ha dalla sua una serie di successi in campo creativo, a cominciare da un rebus ospitato in numerose monografie edipiche fra cui il Dizionario Enciclopedico di Enigmistica e Ludolinguistica della Zanichelli e fino ad un’analoga pubblicazione in lingua spagnola di Barcellona. La soluzione di tale gioco, definito capolavoro dagli specialisti, ultimo dei quali lo Stefano Bartezzaghi del Venerdì di Repubblica, fu curioso oggetto di sfida fra Eco e Benigni nel corso del Festival "Gradara Ludens". In campo scacchistico, invece, Pantaleoni ha collezionato due perle che si traducono nel pareggio con il campione del mondo russo Anatolij Karpov (Modena, 1991) e nella vittoria contro il genio fiorentino Sergio Mariotti (Pesaro, 1998). Proposta dalla Compagnia dei Guitti dell’Oca diretta da Giannicola De Sanctis, la cerimonia si è conclusa con dialoghi satirici incentrati su coppie famose. Un esempio per tutti: Adamo, rivolto ad Eva: "Ma se è antico almeno quanto il mondo, come si fa a dire che il nostro peccato è originale?".

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01) Crittografia (frase: 7 6)
B S

02) Crittografia (frase: 7 7)
DB HPO

03) Crittografia (frase: 4 2 4)
NOME DELL'AT.ORE BANFI

04) Crittografia (frase: 4 10)
- CATINO -

05) Crittografia (frase: 7 2 5)
- QUI.T. LETTERA .. UN ALFABETO -

06) Crittografia (frase: 5 2 4)
- CH.SSA' -

07) Crittografia (frase: 8 7)
- VR VR VR VR TO -

08) Crittografia (frase: 3 4 4)
- TELEFONATEMI! -

09) Crittografia: (frase: 6 1 2 1 4 2 = 2 4 1 3 6)
D... DI NASCITA

10) Crittografia: (frase: 4 4 2 2 2 = 6 8)
IN QUEL PO.TO

11) Crittografia (frase: 8 2)
SONO RIMASTO LI’

INVITO AI CAGLIESI

INVIATEMI UN COMMENTO COL VOSTRO NOME, VI FARO' L'ANAGRAMMA.

GLI ANAGRAMMI DEI CAGLIESI

chi sono questi ?

(nome: 9, 8) = "PANCETTA CON SFREGI" Piercing mal eseguito?

(nome: 7, 7) = "RE FRA LE DOMANDE" Novello Mike Buongiorno?

(nome: 5, 7) = "CARDAR ALBERI"
Ma non era la lana?

per le soluzioni...