Fa discutere, come sempre, il reperto archeologico più studiato del mondo
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SINDONE, RITORNO AL FUTURO
La Sindone, il lenzuolo di lino che secondo la tradizione avvolse il corpo di Gesù dopo la deposizione, stretta nella morsa tra passato e futuro. Il passato: essa ha una speciale tipologia della cimosa e una particolare cucitura che hanno trovato riscontro solo in tessuti rinvenuti a Masnada, la località della Palestina distrutta dai Romani nel 74 d.C. e da allora mai più abitata. Reperti con stoffa di questa fattura, sicuramente giudaica e sicuramente coeva a Cristo, sono riemersi nella polvere durante recenti scavi archeologici. Il futuro: le analisi al radiocarbonio del 1988 che datarono la Sindone tra il 1260 ed il 1390, relegandola così da reliquia ad icona, potrebbero essere messe in discussione. A dirlo non sono i tanti che da subito le contestarono ma un esponente della parte avversa. Un cosiddetto carbonista. Christopher Bronk Ramsey è infatti Direttore del Radiocarbon Accelerator di Oxford, ovvero di uno dei tre laboratori che con Tucson (Arizona) e Zurigo, effettuò quelle indagini. Il fatto è che secondo nuove scoperte, la tecnologia meno raffinata di vent’anni fa non sarebbe stata in grado di distinguere il carbonio originale del telo da quello artificiosamente acquisito a causa dell’inquinamento ambientale. La Sindone ha infatti subito vicissitudini le più svariate (fu immersa in olio bollente!), primi fra tutti incendi devastanti, a cominciare da quello di Chambery del 1532 che le lasciò impresse le ferite più vistose. Le elevatissime temperature raggiunte nella combustione (la teca era d’argento e l’argento fonde a 962 gradi centigradi) hanno arricchito il lenzuolo di atomi di carbonio 14, modificandone quel naturale equilibrio che necessita ad una corretta radiodatazione. Della Sindone, reperto di gran lunga più studiato, se ne occupano: storia, storia dell’arte, iconografia, numismatica, fotografia, microscopia, anatomia, scienza dei tessuti, palinologia, edomatica, patologia traumatologica, radiologia, fisica, chimica. Biologia, microbiologia, informatica, matematica, antropologia, storia della cultura, diritto romano, usi ebraici di sepoltura, esegesi biblica e, naturalmente, la teologia.
Leone Pantaleoni
Sindonologo
Gad Lerner e la resurrezione
PIU’ INFIDO CHE INFEDELE
C’è di che dubitare fortemente della professionalità e della onestà intellettuale, o di tutte e due le cose assieme, del Signor Gad Lerner.
Nella sua trasmissione dedicata alla resurrezione di Cristo, egli non si è degnato di citare, sottolineo citare, la Sindone di Torino. Lenzuolo di lino che secondo la tradizione avvolse il corpo di Gesù dopo la deposizione, è il reperto archeologico di gran lunga più inquietante (non si riesce ancora a capire come si sia formata l’immagine) e studiato. Di essa se ne interessano assiduamente e regolarmente: Storia, Storia dell’arte, Iconografia, Numismatica, Fotografia, Microscopia, Anatomia, Scienza dei tessuti, Palinologia, Edomatica, Patologia traumatologia, Radiologia, Fisica, Chimica,
Biologia, Microbiologia, Informatica, Matematica, Antropologia, Storia della cultura, Diritto romano riguardante la crocifissione, Usi ebraici di sepoltura, Esegesi biblica e, naturalmente, Teologia. Ma non se ne occupa Gad Lerner.
Nella sua trasmissione dedicata alla resurrezione di Cristo, egli non si è degnato di citare, sottolineo citare, la Sindone di Torino. Lenzuolo di lino che secondo la tradizione avvolse il corpo di Gesù dopo la deposizione, è il reperto archeologico di gran lunga più inquietante (non si riesce ancora a capire come si sia formata l’immagine) e studiato. Di essa se ne interessano assiduamente e regolarmente: Storia, Storia dell’arte, Iconografia, Numismatica, Fotografia, Microscopia, Anatomia, Scienza dei tessuti, Palinologia, Edomatica, Patologia traumatologia, Radiologia, Fisica, Chimica,
Biologia, Microbiologia, Informatica, Matematica, Antropologia, Storia della cultura, Diritto romano riguardante la crocifissione, Usi ebraici di sepoltura, Esegesi biblica e, naturalmente, Teologia. Ma non se ne occupa Gad Lerner.
Leone Pantaleoni
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