Nella foto: in copertina la Sfinge pone ad Edipo il famoso quesito.
Elementare Watson? Macché! Elementare, Edipo: è questa la nuova versione rivista e corretta della celebre frase che Sherlock Holmes rivolgeva al suo assistente (in versione originale: "Elementary, my dear Watson!") .
E più precisamente è il titolo dell'ultima pubblicazione di Leone Pantaleoni, il "Leone da Cagli" della "Settimana Enigmistica", a compendio di una serie di lezioni enigmistiche tenute alle Elementari "Carducci" grazie alle autorità scolastiche, ed ‘in primis’ alle insegnanti Paola Barberini, Gabriella Imperatori e Raffaella Patrignani.
Giocando coi nomi degli alunni, per riposizionamento di lettere, Daniela è diventata Adelina e Diana, Nadia. Mentre, nel menu dell'enigmista, l'immangiabile "Rapa al pepe" nasconde una squisita "Pappa reale" e "Polipo, maghetto sardo" degli appetitosi e fumanti "spaghetti al pomodoro".
Tra le parole composte da un solo tipo di vocale ha fatto colpo "effervescentemente" e tra quelle composte da tutte le vocali, dimentichi di "aiuole" e di "Gualtiero", l'ha fatta da padrone "Supercalifragilistic(-)espiralidoso".
Nel breve brano dal titolo "Una famiglia monovocalica", compare la sola "a" ma ben 181 volte! E cioé: "Papà lava la vasca: la vasca allagava la mansarda! L’avara Ada, calma calma, spalma la cara (costosa) lavanda all’allampanata Anna. Sara spazza la sala. Mara, data la palla a Nara - la ragazza scassava! -, andata al bar a tracannar acqua gasata dalla caraffa, paga alla cassa. Lara, sala la pappa: la Tata, sfamata, alla nanna da brava andrà - stracca: la stanza s’appanna!-. Mamma - fa la sarta -, spazzata la lana scartata, stanca l’ammassa a manca. Papà - Ma va là! - bara a baccarà. Alla gatta, maltrattata dalla cagna - Basta! Basta! -, traballa la zampa staccata".
Tra i temi affrontati anche le aggiunte di lettera, gli indovinelli, i lucchetti, i bifronti, i palindromi, i rebus, le sciarade e i giochi di parole in genere.
Anagrammato, il nome della Scuola "Giosuè Carducci" è diventato "Coda-cric: su e giù" (una scodinzolare che ricorda il movimentio del cric).
La partecipazione e l’entusiasmo dimostrati hanno ribadito che unire l’utile al dilettevole è il modo migliore d’imparare. E d’insegnare.
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