

Inutile aggiungere che sono numerosissimi anche i pesaresi che da sempre si dilettano con i suoi giochi. A cominciare dalle parole crociate. A proposito delle quali va sottolineato come non siano pochi coloro che si cimentano con successo con quelle senza schema, di pag.44, che, prive di caselle nere, presentano il massimo grado di difficoltà. Ed in proposito riveliamo la sorprendente constatazione che il successo del periodico è legato anche al fatto che il suo inchiostro, almeno fino al 1995, è il più nero degli altri. Sempre in tema di curiosità non va dimenticato che in tempo di guerra, dal 1940 al 1945, quando per ovvie ragioni vi sono gravi problemi per l'approvvigionamento della carta, di carta non se ne fa mai mancare alla "Settimana Enigmistica". Per il semplice motivo che essa è l'unico giornale che vogliono i soldati, sia che si trovino sulle roventi sabbie della Libia che fra le gelide nevi della Russia. I civili, dal loro canto, son usi a portarla nei rifugi antiaerei. Peculiarità della “Settimana Enigmistica” è l'assenza di pubblicità tra le sue pagine ed è convincimento diffuso che negli anni '80 essa superasse il milione di copie a numero, comprese le distribuite alle vendute. Personaggi tra i più familiari sono la Susy, con i suoi quesiti soltanto in apparenza inarrivabili, ed il Corvo Parlante con la sua domanda spezzettata e proposta in disordinati frammenti. Il Corvo è un personaggio caro anche ai bambini, ai quali è dedicata una specifica sezione che prevede la composizione d'illustrazioni ottenute unendo dei puntini numerati o annerendo delle tesserine di forma curva e irregolare. C'è poi per loro una coppia di disegni che paiono identici; perché presentano minime differenze, scoprire le quali richiede ottima vista ed acuta osservazione. Va da sé che, come con i giocattoli, con i quiz dei più piccoli ben volentieri si trastullano i grandi. Il secondo gioco più diffuso della "Settimana" sono i rebus, per i quali, non foss’altro se non per l’età, chi scrive è ormai enumerato tra i più collaudati autori, sotto le non mentite spoglie di "Leone da Cagli". Vanno però senz’altro citati altri due suoi bravi "colleghi" meno prolifici. Si tratta dei pesaresi veraci Claudio Tonelli, pseudonimo "Il Lento", che ha aperto un blog in rete, ed Antonio Raimondo ("Raimond").
Leone Pantaleoni
la medaglia appena donata a Leone Pantaleoni dalla “Settimana Enigmistica” per l’uscita del n.4000 della rivista. Si tratta di un’opera di Kenjiro Azuma, uno dei massimi scultori giapponesi
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