Mi chiedo perché nei molteplici dibattiti in cui è ospite, la signora Rosy Bindi, allorquando parlano gli avversari politici, esibisce immancabilmente espressioni non propriamente simpatiche del viso che nella loro mimica "varieganza", fan pur sempre rima con arroganza. 

Qualunque sia l'interlocutore di turno e qualsivoglia siano gli argomenti trattati. Da ciò non può che desumersi come la medesima si senta superiore ai primi e padrona dei secondi. Cosa questa che ancor oggi si traduce nel termine di presunzione. La quale, come si sa, è indice di eccessiva fiducia delle proprie capacità, ossia di alta ed esagerata opinione di sé. Morale della favola: continui pure a collocarsi nella parte politica che più le aggrada la signora, perché questa è democrazia. Ma si spogli di quell'aura di detentrice unica della verità, perché quella è superbia.
Leone Pantaleoni
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