Premesso che l'anagramma è quel trastullo enigmistico che nel riposizionare lettere di parole o frasi ne forma di nuove, premesso altresì che Inter, a cominciare dall'ambivalente parola terni (combinazioni al lotto e provincia umbra), si anagramma anche in treni, trine e quindi, forme imperative o esortative a parte (entri! o entri, prego!), nella seconda persona al presente del verbo entrare (tu entri), tutto ciò considerato, all'Inter appena salita sul "DC-8" tricolore sinonimo di scudetto numero diciotto, dedichiamo gli anagrammi onomastici (esclusivamente riferiti al nome, cioé) che seguono:
e ancora:
Thiago Motta = Totti mago? Ah!
Javier Zanetti = E va' tir, anzi, jet!
Cristian Chivu = Vani trucchi? Sì!
Mario Balotelli = L'omertà o l'alibi.


E se decisamente un po' sopra le nuvole e un po' sopra le righe risulta essere il surreale e poetico anagramma di Samuel Eto'o (esule atomo), ci pensa quello del presidentissimo Massimo Moratti (Rito? Somma stima!) a riportarci coi piedi saldamente appoggiati alla nuda terra.
Leone Pantaleoni
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