I giochi di brain training, e cioè per addestrare il cervello, sono oggi uno tsunami che sta travolgendoci
Filosofo, matematico ed epistemologo che va per la maggiore, dice da par suo e cioè bene Giulio Giorello: c'erano una volta i vari 'Aguzzate la vista' della Settimana Enigmistica in tema di giochi della mente. E gli stessi Intrepido e Topolino proponevano rebus, anagrammi, indovinelli e altri analoghi trastulli ai loro lettori. Ma lo facevano in punta di piedi. Consci di esser indegni della migliore arte edipica. Oggi, invece, eccoci travolti da un'orda di giochi di brain training (alla lettera, "addestrate il vostro cervello") che rischiano davvero di renderci - il gioco di parole è voluto - attenti utenti, autentici autisti. Sempreché dell'autismo si continui innanzitutto a temere la perdita di contatto con la realtà.
Filosofo, matematico ed epistemologo che va per la maggiore, dice da par suo e cioè bene Giulio Giorello: c'erano una volta i vari 'Aguzzate la vista' della Settimana Enigmistica in tema di giochi della mente. E gli stessi Intrepido e Topolino proponevano rebus, anagrammi, indovinelli e altri analoghi trastulli ai loro lettori. Ma lo facevano in punta di piedi. Consci di esser indegni della migliore arte edipica. Oggi, invece, eccoci travolti da un'orda di giochi di brain training (alla lettera, "addestrate il vostro cervello") che rischiano davvero di renderci - il gioco di parole è voluto - attenti utenti, autentici autisti. Sempreché dell'autismo si continui innanzitutto a temere la perdita di contatto con la realtà.

Ma davanti a una scacchiera, che diamine!
Dopo la tastiera del Personal Computer, che pure è di transitabilità ben più comoda delle prime ticchettanti macchine da scrivere, è stata la console portatile a rendere tutto più facile. Il rimpicciolimento come più non si potrebbe delle palestre dell'intelligenza, ha fatto sì che sia ora possibile trastullarsi con un Nintendo non diciamo su una seggiola o su una poltrona, e nemmeno su un divano, una panchina o uno sdraio (volendo soprassedere su quell’intimo luogo dove, dei pochi che lo comprano, non pochi leggono il giornale), ma standosene, addirittura, in piedi “assardellati” su un tram. Tutto più facile, allora, ma proprio per questo anche più difficile. Intendiamoci, non si tratta di uniformarsi a quella cieca reazione che demonizza comunque il progresso, ma, molto più sommessamente, di richiamarsi a quel suo ragionato uso che, sempre, fa rima con moderato. Non è da escludere che grandi sintesi del pensiero matematico siano nate fin dall'antichità come repertori di un tipo particolare di giochi in cui mettere alla prova i propri riflessi e le proprie abilità (vedansi gli improvvisatori di rime ai banchetti nuziali). Cosa questa che, coscienza pulita a parte, in qualsivoglia tempo della nostra vita, può farci accompagnare da un'esistenza più serena. E in specie, in quel sempre più popolato tempo della vecchiaia che proprio i giochi della mente riescono a tenere lontano.
LEONE PANTALEONI
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