Cavalli e regine, rebus, anagrammi, acrostici e palindromi per mille scolari
Con le scuole primarie Anna Frank, Luigi Pirandello, Gianni Rodari e la elementare di Cattabrighe, ha ormai superato il fatidico numero mille il novero di scolari catechizzati da Leone Pantaleoni (il Leone da Cagli della Settimana Enigmistica) nell'insegnamento della ludolinguistica (giochi di parole), scacchi compresi.
Con le scuole primarie Anna Frank, Luigi Pirandello, Gianni Rodari e la elementare di Cattabrighe, ha ormai superato il fatidico numero mille il novero di scolari catechizzati da Leone Pantaleoni (il Leone da Cagli della Settimana Enigmistica) nell'insegnamento della ludolinguistica (giochi di parole), scacchi compresi.
Leone ritratto da Enrico Manna
di fronte alla scacchiera.
Ad onor del vero, ripreso nel 2008 nella nostra città, il felice esperimento esordì a Cagli nel 2000 per interessamento dell'insegnante Vincenzina Panichi. Gli alunni, non bastasse il loro gioioso e un po' esplosivo esternare all'ingresso in aula dell'enigmista, hanno accolto - lo riferiscono e ribadiscono all'unisono insegnanti e genitori - con grande entusiasmo l'iniziativa. Al punto che il loro "ciao" si è trasformato nel sorprendente e abituale "cipiapàopo" ottenuto sostituendo alle vocali i fonemi apà, ipì, epè, opò, upù. Intanto, appositamente confezionato da Leone per l'attuale periodo natalizio, il gioco più gettonato è stato quello della parola nascosta nella frase. Come ad esempio: emanata legge (Natale); giornata come tante (cometa); bugie prese per vere (presepe); Bambi nello stagno ghiacciato (Bambinello); fasi nell'opera di restauro (asinello); pasto riscaldato (pastori). E così di seguito fino a quella che più delle altre li ha messi in difficoltà per via della esse puntata. E cioè: prego spesso S.Anna (Osanna). Infine, per quanto riguarda il nobile gioco dei re, sono di giorno in giorno più numerosi i bambini che riferiscono d'aver inflitto il fatidico scacco matto al sangue del proprio sangue. A cominciare dallo sbalordito papà. Magari stracciando i malcapitati sotto tanto pesanti quanto umilianti cappotti (si racconta di roboanti 6 a 0, 7 a 2, 9 a 1, ecc). In fondo è inverno e fa freddo e un bel soprabito pesante, specie per i nonni, è proprio quel che ci vuole.
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