Tra bisensi, assonanze fonetiche, anagrammi e rebus un inedito ed un po' irriverente omaggio al Festival dedicato all'ineguagliabile maestro
Acronimo d’un Opera Festival un po’ Rossini e un po’ “Roffini”, Rof è sempre Rof. E se la Pavone anni ’60 cantava “Abbiamo un riff”, geghe geghe geghegè” , la Pesaro di questi giorni si pavoneggia con “Abbiamo un Rof, c’è che c’è che c’è che c’è”.
Acronimo d’un Opera Festival un po’ Rossini e un po’ “Roffini”, Rof è sempre Rof. E se la Pavone anni ’60 cantava “Abbiamo un riff”, geghe geghe geghegè” , la Pesaro di questi giorni si pavoneggia con “Abbiamo un Rof, c’è che c’è che c’è che c’è”.
E se poi Rof va ad appuntarsi sul taccuino dell’ enigmista, c’è che pentagramma fa rima con dramma. Ma dramma giocoso, beninteso, proprio come un … viaggio a Reims. Tanto per cominciare, in “Insaponatura e ‘sbarbatura’” s’incappa in un curioso bisenso. Sia che ci si trovi in una bottega che in un teatro, ambedue restano il primo e secondo atto del barbiere. Invece, l’ improbabile storiella del volubile ed accidioso taglia barbe e capelli e di sua figlia cleptomane, rispettivamente ribattezzati “Il barbiere di se ho voglia” e “la ragazza ladra”, è gioco semplicemente basato sull'assonanza fonetica. Ma pentagramma può anche far rima con anagramma, quel trastullo edipico che trasforma le parole riposizionandone vocali e consonanti. E allora, tamburo di Yamaha come tamburo d'orchestra, ecco che “Valentino Rossi” si trasforma con un rombo di motore in “Rossini volante”. Oppure che nella ipotetica ma verosimile affermazione rossiniana “Il Cigno di Pesaro? Son l’eco di Parigi!”, la parte a sinistra del punto interrogativo sia l'anagramma di quella di destra. E la possente mole del Maestro? E il suo proverbiale appetito? Non giustificano forse “Grissino a chi? Io no!” e “Io ho grossi canini!”? Affermazioni anch'esse immaginate ma pur sempre ciascuna l'anagramma di "Gioachino Rossini". Nel disegno che mostri un monumento con la scritta “G.Rossini” alla quale si sovrappongano le lettere DI, sapete quale sarebbe la soluzione del rebus? Sarebbe “Grossi nidi”, ottenuta da “G.Rossini, DI”.
Rebus (6, 4)
Il sipario cala su Gianfranco Mariotti che del Rof è sovrano ancorché sovrintendente. Primo: perché un po’ burbero, far finta di nulla. E, caso mai, chiamarlo … L’Arcigno di Pesaro. Secondo: perché schietto quanto il miglior vino o, se preferite, franco quanto la seconda metà del suo nome, mai e poi mai osar l’inosabile dandogli del … roffiano.
Leone Pantaleoni
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