Semplici riflessioni sulla insana euforia legata alle vincite in tabaccheria
Difficoltà economiche a parte, si sa che immersi nel monotono grigiore del vivere, si senta il bisogno di colorarsi l’esistenza illudendosi almeno un po’; al punto che il solo raschiare la pellicola argentata di quella casellina che cela il numero, proprio come accade al pocherista che spilla la carta, sembra appagarci del costo del tagliando.
Difficoltà economiche a parte, si sa che immersi nel monotono grigiore del vivere, si senta il bisogno di colorarsi l’esistenza illudendosi almeno un po’; al punto che il solo raschiare la pellicola argentata di quella casellina che cela il numero, proprio come accade al pocherista che spilla la carta, sembra appagarci del costo del tagliando.
Non fosse chiaro, ci riferiamo alle due vincite messe entrambe a segno nell'identico bar della mia città (Pesaro), dove, ci vuol poco ad immaginare, il flusso degli acquirenti subirà picchi d'incremento da catena himalaiana. Ivi compresa l'onda lunga che si prolungherà come una catena andina fino ai più remoti confini della provincia. Ora, nonostante che andare controcorrente è come sfidare le rapide d'un fiume con cascata a seguire, statistica o meno alla mano, il retto intendere continua a sussurrarci alle orecchie che per uno che forse vincerà, di certo mille altri stracceranno il proprio denaro. In quanto cieca, la fortuna è anche cinica e non considera che non pochi sono coloro che in tali imprese gettano via i risparmi d’una vita. Ecco perché, non è invidia, non è depressione e neanche vocazione a fare il Savonarola, se chiediamo comprensione che notizie del genere non riescano a trasmetterci quel senso di euforia invece tanto diffuso e condiviso. Noi, in quanto a vincite, siamo rimasti alla tombole di Natale; quando la tavolata parrocchiale si trasforma nelle rive del Klondike, perché un torrone portato a casa, sarà per il colore della carta che l'avvolge, ci sembra un lingotto d'oro; e un pacchetto di noccioline, sarà per il colore delle arachidi, un sacchetto di pepite.
Leone Pantaleoni
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