martedì 23 settembre 2008

PIU’ CHE UMORISMO, RUMORISMO

I clamori suscitati da Sabina Guzzanti rivelano una invettiva travestita da satira

Comici de che? Ecco cosa vien da dire se, accantonato il patetico e velleitario carrozzone dei soliti nani e ballerine, si pensa alle Sabine Guzzanti ed ai Daniele Luttazzi che, mal adoperandosi, confondono o spacciano l'invettiva per satira, e trasformano una talentosa capacità di farla, in una livorosa acidità di non farla.

Senza risalire a Ennio, Lucilio ed Orazio; a Persio, Marziale e Giovenale, ci torna alla mente la battuta di Winston Churchill che, alla signora che lo apostrofò dicendo: "Se fossi sua moglie le metterei del veleno nel caffé" rispose serafico: "E se io fossi suo marito, lo berrei subito". Oppure uno dei tanti aneddoti di Leo Longanesi: "Un vero giornalista spiega benissimo quello che non sa". Dal che si vede come sempre la satira, mettendo in ridicolo incoerenze causate da debolezze comuni, non possa prescindere dall'auto ironia e come non di rado sfrutti l'effetto boomerang e il paradosso con esiti invero eccellenti. La satira non è: io buono accuso te cattivo; la satira è: io, come te buono e cattivo, mi accorgo che tu adesso vuoi farti credere buono essendo cattivo.
Falsa modestia, la satira sale sì sul pulpito, ma lo fa così in sordina da dissimularlo come meglio non si potrebbe. Infatti, al pari dello spettacolo pirotecnico, è proprio in quel contrasto d'iniziale debito di apparenza e di finale credito di evidenza, che la satira riesce a dare il massimo di sé. Si credeva di avere un bigné tra i denti ed invece si stringeva una bomba tra le dita. A proposito, tornando a bomba, vi sembra di poter dire che una Guzzanti che dice: "Fra vent'anni il papa sarà morto e starà dove deve stare: all'inferno, tormentato da dei diavoloni, frocioni, attivissimi e non passivissimi", risponda ad uno ed uno soltanto dei canoni della satira? Anche perché, a pensarci bene, se satira e invettiva fossero davvero sinonimi, Sabina (Guzzanti) e Savonarola avrebbero in comune ben più delle loro due lettere iniziali. E Tonino Di Pietro, in barba al barbuto Beppe Grillo, sarebbe il più grande comico italiano vivente.

Leone Pantaleoni

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01) Crittografia (frase: 7 6)
B S

02) Crittografia (frase: 7 7)
DB HPO

03) Crittografia (frase: 4 2 4)
NOME DELL'AT.ORE BANFI

04) Crittografia (frase: 4 10)
- CATINO -

05) Crittografia (frase: 7 2 5)
- QUI.T. LETTERA .. UN ALFABETO -

06) Crittografia (frase: 5 2 4)
- CH.SSA' -

07) Crittografia (frase: 8 7)
- VR VR VR VR TO -

08) Crittografia (frase: 3 4 4)
- TELEFONATEMI! -

09) Crittografia: (frase: 6 1 2 1 4 2 = 2 4 1 3 6)
D... DI NASCITA

10) Crittografia: (frase: 4 4 2 2 2 = 6 8)
IN QUEL PO.TO

11) Crittografia (frase: 8 2)
SONO RIMASTO LI’

INVITO AI CAGLIESI

INVIATEMI UN COMMENTO COL VOSTRO NOME, VI FARO' L'ANAGRAMMA.

GLI ANAGRAMMI DEI CAGLIESI

chi sono questi ?

(nome: 9, 8) = "PANCETTA CON SFREGI" Piercing mal eseguito?

(nome: 7, 7) = "RE FRA LE DOMANDE" Novello Mike Buongiorno?

(nome: 5, 7) = "CARDAR ALBERI"
Ma non era la lana?

per le soluzioni...