Va bene, genetica. Ma se poi le notizie che la riguardano invece che dalla testa provengono da una diversa parte del corpo, allora la genetica diventa ge...natica. Esempio: il gene delle corna agirebbe sull' ormone chiave nel processo d'attrazione sentimentale e sessuale.
Posseduto il quale, si sarebbe più inclini al tradire. La scena: rincasata all' improvviso e trovato il consorte a letto con l'amante, la moglie, per nulla sorpresa, esclama: "Caro, sei incorreggibile: hai di nuovo dimenticato di prendere le pillole contro la vasopressina!". Eh, sì, perché è proprio vasopressina che si chiama il gene delle corna. E così, di gene in gene, si cade nel ridicolo più di Gene Gnocchi. Scoperti tra gli altri quello della magrezza e dell'obesità; del maratoneta e dell'umorismo, del legame tra intelligenza e longevità. Fino al gene che ci fa fumare la prima sigaretta. Per ovvie e non limpide ragioni, escluso dalla lista delle priorità è il gene che fa credere che tutto dipenda da un gene. Si può ridere o sorridere, d'accordo, ma senza dimenticare che a fondamento di tali enunciati ci sta un non veniale presupposto: far passare il concetto d'un uomo senza libertà di scelta, essendo che le sue azioni sono in realtà reazioni, e, come tali, rispondenti a leggi incontrovertibili di causa e d'effetto. Esempio: se uccidere una persona dopo averla rapinata potesse esprimersi con un numero, mettiamo il 4, significa che omicidio e rapina non sarebbero altro che il risultato della somma del gene 1 col gene 3. La domanda cruciale diventa allora: che si fa, a questo punto, si giudica? Ma si può giudicare una somma che è aritmeticamente ineccepibile? 1+3 dovrebbe forse fare qualsivoglia altro numero diverso da 4? Ma se non siamo giudicabili, neanche siamo perseguibili. Ecco allora crollare, con l'istituto penale, anche quelli educativo e religioso. Infatti, se non incarceriamo più l'assassino, lo stupratore, il ladro e l'usuraio, nemmeno mamma e papà sgrideranno più Pierino che dice parolacce irripetibili, non studia e fa scherzi così pesanti da mettere a repentaglio la incolumità dei nonni. Né il sacerdote in confessionale gli darà un'adeguata tirata di orecchie penitenziale. La parola è rimessa nelle sole mani della scienza, tenuta a mantenere sotto la soglia critica dell'irriverente scavezzacollo il tasso dei geni della 'sboccacciatina, della 'svogliatina' e dell' 'incoscientina'. Discorsi che fanno ridere o piangere? Forse. Ma, dovessero far ridere o piangere, da quale gene dipenderà?

Leone Pantaleoni
Nessun commento:
Posta un commento