

Ma si sa che la festività per eccellenza resta quella che viene due giorni dopo il 13, e cioè quel Ferragosto che prende il nome dal primo imperatore romano, Augusto, sotto il quale nacque Gesù. Costui, tanto per non dimenticare di autocelebrarsi, istituì per le Calende del mese, con buona pace degli stakanovisti avi del ministro Brunetta, le "feriae Augusti". Curioso il constatare che in Lombardia la fedigrafa stagione venatoria venga estesa al mese di luglio ("Luj e agosto, mujer mia no te cognoss") e, in Toscana, addirittura a quello di giugno ("Giugno, luglio e agosto, moglie mia stammi discosto"). Ad assicurare il lieto fine ci pensa però la Venezia Giulia che all’inquietante "Agosto, moglie mia no te conosco" fa seguire un rassicurante "ma co l'otobre vegnarà, ti me ciamarà".
Per i credenti il 15 agosto è il giorno dell'Assunzione della Beata Vergine, perché colei che non conobbe peccato, nemmeno dovette conoscere la corruzione della morte. "Dormitio" e cioè dormizione (atto dell' addormentarsi), ecco come i Padri della Chiesa chiamano il passaggio di Maria dalla terra al Cielo.
A questo punto – sarà il solleone - ci sovviene una battuta tra sacro e profano, soltanto all'apparenza irriverente. La quale, riferita a quel sorprendente datore di lavoro che è il buon Dio, ben volentieri dedichiamo ai tanti giovani in cerca di primo impiego: - Proprio nel giorno in cui nessuno ma proprio nessuno lavora, la Madonna è stata assunta -.
Leone Pantaleoni
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