venerdì 29 agosto 2008

UN GIRINO TRA IL BUE E L'ASINELLO

Il Giornale del 26 maggio 2008 riportava la seguente notizia:

Bolzano - Apertura in grande stile, ma tra le polemiche, per il nuovo Museion, il museo d’arte moderna di Bolzano inaugurato sabato mattina sulle rive del torrente Talvera. A far scoppiare le critiche, anche da parte del vescovo della Diocesi di Bolzano-Bressanone, una rana crocifissa di colore verde lunga circa un metro piazzata nell’atrio d’ingresso della modernissima struttura costata 30 milioni di euro.
L'opera incriminata L’opera, realizzata dallo scomparso artista tedesco Martin Kippenberger, raffigura un brutto ranocchio che tiene con una zampa un uovo, con l’altra un boccale di birra. "I sentimenti religiosi hanno il diritto di essere rispettati - ha affermato il vescovo Wilhelm Egger - la rana crocifissa esposta al nuovissimo Museion d’arte moderna ha stupito tanti visitatori del Museion e li ha feriti nei loro sentimenti religiosi. Oggi, i simboli della fede cristiana vengono spesso disprezzati. Oggi, però, è fondamentale il rispetto per i simboli e i sentimenti religiosi. Una mostra di opere simili non aiuta alla pace tra le culture e le religioni".
La dura polemica L’Union fuer Suedtirol chiede le immediate dimissioni dell’assessore provinciale alla cultura in lingua tedesca Sabine Kasslatter Mur presente all’inaugurazione dell’opera. Critica anche Alleanza Nazione che ricorda la precedente polemica e provocazione quando l’inno di Mameli era stato accompagnato dal rumore di uno sciacquone. Il presidente di An Alessandro Urzì parla di "atti blasfemi da parte degli autori". Nel sottolineare che "l’autonomia ci chiama a grandi responsabilità, a investire in strutture e in cervelli, a non perdere mai di vista il valore assoluto della convivenza e il bene prezioso di tre culture che si sviluppano e si rispettano e che l’Alto Adige vuole aprirsi all’Europa", scettico sulla rana verde crocifissa appare anche il presidente della giunta provinciale altoatesina Luis Durnwalder.


Della serie impara l’arte e mettila da parte, nel senso che se sei artista affermato puoi poi renderti autore di qualsiasi porcheria, spacciarla per sublime arte e guai a chi osa metterlo in dubbio, beh, di tale serie, la rana crocifissa ci mancava. Pensate, quel batrace di leopardiana memoria che pugnava coi topi e che ci ricorda il saltellante giocattolino di plastica con chiavetta di ricarica, che i bambini mettono in vendita, a prezzi stracciati, in quelle loro tanto improvvisate quanto fantasmagoriche bancarelle, magico ricettacolo dei loro coloratissimi sogni. Una rana color pisello, dallo sguardo stravolto, e nemmeno poco, che fa la boccaccia (sembra esclamare, la meschina: - La dedico a chi mi ha messo qui! -); una rana con le mani, mani inchiodate s’intende, dove la destra tiene un boccale di birra e la sinistra un uovo. Uovo che oggi l’umanità intera, accantonando i suoi meschini problemi esistenziali e sussistenziali, si chiede trepidante: - Sarà sodo? Non sarà sodo? -. Birra e uovo, insomma. Soltanto 34 calorie per ogni cento grammi la prima ma quasi il triplo il secondo. Come a dire un po’ Oktoberfest e un po’ Scampanata di Anghiari (da cui il celebre dipinto di Leonardo andato perduto) in cui è previsto, appunto, uno spettacolare lancio di uova. Che profondità di pensiero! Quale capacità espressiva! Che fedele fotografia dell’inconscio turbato dalla crisi depressiva del suo autore (Martin Kippenberger), passato a miglior vita forse anche perché senza più rane messe in croce! Intanto, il papa, pardon, il “pastore tedesco” che sfoggia a spese dei martiri ermellini, ha osato ringhiare: ha criticato il mancato rispetto ai valori religiosi del cattolicesimo; e, quel che è peggio, novello Benigni de “La vita è bella”, ha avuto l’ardire di sfidare i riflettori di quella sinistra torretta chiamata sedicente modernità: ha tentato di scavalcare il filo spinato di un lager chiamato sagrestia! Sia fucilato! Un papa così fuor dalle regole, così autoritario ed oscurantista, anacronistico amante dei riti ambrosiani e del loro superato latino, sia fucilato! A proposito, tempus fugit, dicevano i latini: il tempo vola e l’estate sta finendo (questo però erano i Righeira a dirlo nel loro vacanziero tormentone datato 1985). Fra quattro mesi appena, che voleranno in quattro amen, sarà Natale. Volete scommettere che, anche per non offendere la sensibilità di chi osservante non è, un qualche “artistone” si divertirà a portarci in giro? Come? Ma spacciando per cristallina arte un girino! Il girino Gesù Bambino; da mettere nel pagliericcio, tra il bue e l’asinello. Nell’attesa che, superato lo scoglio Erode con la provvidenziale fuga in Egitto, da grande possa finalmente diventare una rana.



Leone Pantaleoni

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01) Crittografia (frase: 7 6)
B S

02) Crittografia (frase: 7 7)
DB HPO

03) Crittografia (frase: 4 2 4)
NOME DELL'AT.ORE BANFI

04) Crittografia (frase: 4 10)
- CATINO -

05) Crittografia (frase: 7 2 5)
- QUI.T. LETTERA .. UN ALFABETO -

06) Crittografia (frase: 5 2 4)
- CH.SSA' -

07) Crittografia (frase: 8 7)
- VR VR VR VR TO -

08) Crittografia (frase: 3 4 4)
- TELEFONATEMI! -

09) Crittografia: (frase: 6 1 2 1 4 2 = 2 4 1 3 6)
D... DI NASCITA

10) Crittografia: (frase: 4 4 2 2 2 = 6 8)
IN QUEL PO.TO

11) Crittografia (frase: 8 2)
SONO RIMASTO LI’

INVITO AI CAGLIESI

INVIATEMI UN COMMENTO COL VOSTRO NOME, VI FARO' L'ANAGRAMMA.

GLI ANAGRAMMI DEI CAGLIESI

chi sono questi ?

(nome: 9, 8) = "PANCETTA CON SFREGI" Piercing mal eseguito?

(nome: 7, 7) = "RE FRA LE DOMANDE" Novello Mike Buongiorno?

(nome: 5, 7) = "CARDAR ALBERI"
Ma non era la lana?

per le soluzioni...