E comunista fa rima con enigmista. L’enigmista che stavolta vuole proporci alcuni curiosi anagrammi del suo nome e cognome; con la premessa che per ammessa licenza, la W è W ‘ma anche’ V. Cominciamo dunque con quel "Inverte: W l'altro!" che rigira il dito nella piaga del "maanchismo". Tutt’altra cosa è "Vive nel lottar": eroico e mitico, esso intende coglierne un corazzato aspetto guerriero che a guardar Veltroni, la sua prestanza intendiamo, non si direbbe.
A proposito, figlio di Vittorio, grosso dirigente RAI anni '50, anche la televisione ne ha da vendere per Veltroni. A cominciare da quel "La lor TV? E' re in TV!" che ironizza sulle reti di sinistra che l’hanno eletto a plebiscitario traghettatore dell’esule popolo democratico oltre il ‘mar rosso’ (il rosso dei Giordano e dei Ferrero, s’intende). Segue a ruota un "Latin lover! Re TV!" che ce lo presenta come un ibrido fra Fabrizio Corona e Vitaliano Costantino. Oh, com’è lontana, adesso, la compìta Maraini che, bocca a sedere di gallina, nel recensirgli un romanzo, lo accosta a Pirandello, collocandolo – altro che trono della De Filippi - sul piedistallo dei non comuni immortali. Tocca allora all’anagramma "Lor? Tra veline-TV!" di ricondurlo, come un Salvatore Sottile qualsiasi, fra i comuni mortali dai peccati emendabili ma, prima ancora, intercettabili. Da ultimo lo sport. E cioè quel calcio che a suo tempo lo vide attore non protagonista nelle partite del cuore. Giudicate voi se i due anagrammi del suo nome "W l'Inter, v'è altro?" e "L’Inter? Ovver alt!" non sono un ossimoro da prendere a calci perché, come il pallone, rotola da una parte all’altra del campo. Davvero un ‘qui lo dico e qui lo nego’ di grado massimo. Ma che almeno, per questa volta, è Massimo Moratti e non Massimo D’Alema.
LEONE PANTALEONI