Sepolto sotto una pila di Settimane Enigmistiche che quasi lo sottrae alla vista dei passanti o di chi gli siede a gomito; sole, pioggia o neve, lui è sempre lì. A cavallo d'una seggiola, col bastone in mano quasi fosse uno scettro.
E se non avesse il fisico minuto che ha, lo paragoneresti al monumento equestre d'un parco, esposto, appunto, al capriccio di tutte le temperie. Sta seduto ad un tavolo del locale "Dolce e Caffè", proprio dove via Cavallotti bagna i piedi in via Battelli prima di tuffarsi a pesce nell'Adriatica. E a proposito di pesce, lui fa Delfino di cognome e Giuseppe di nome. Ma al legno ha sempre anteposto il metallo; e precisamente quello degli elettrodomestici che ha riparato con perizia per otto lustri. "Belli quegli anni" ci dice "quando le formose contadinotte mi pagavano in natura". Strabuzzo gli occhi ma lui subito precisa: "Cos'ha capito? Intendo con conigli, polli, pane e vino di produzione propria; nonché altre ruspanti e caserecce squisitezze che oggi te le sogni". E lo dice quasi con un sospiro, forse pensando che a quei tempi lui era lungi dall’aver collezionato gli odierni 76 giri intorno al sole. Davvero lontani i tempi del servizio militare, quando - pensate un po' - era esperto in esplosivi; mentre oggi non può nemmeno sentire i botti di capodanno. A volte all'opera c'è proprio un intero pool. Visto che a Giuseppe si aggregano i coetanei Sergio e Pino e la giovane Alessia che, alle cose arabe dell'enigmistica, ha unito quelle cinesi, con un viaggio fin laggiù per impararne la lingua. Con grande soddisfazione di Brunetta, un vero e proprio orario d'ufficio senza sbavature il suo: dalle 11,30 alle 13 del tardo mattino e dalle 18 alle 20 del tardo pomeriggio. Con vacanze non pagate, da godersi quando il simpatico "Gigi", Luigi Vasòli all’anagrafe, chiude il locale per ferie.
E senza mutua, ci mancherebbe. A proposito, di tempo per dilettarsi di enigmistica ne ha avuto Giuseppe; coi suoi dieci interventi chirurgici dieci subiti. Davvero un campionario da trattato di medicina, il suo: ernie discali, cervicali e lombari; ernia inguinale e calcoli al fegato; interventi all'occhio e al ginocchio; quest'ultimo con tanto di protesi multiple che lui chiama sportivamente "pezzi della Ferrari" facendo l'occhiolino a Montezemolo.
Ah, dimenticavamo, i suoi giochi preferiti sono "Una gita a ...", che è un cruciverba con foto- cartolina di volta in volta dedicato ad una località italiana, e i rebus. I rebus di "Leone da Cagli", tiene a precisare. Ma sulla sincerità di quest’ultima precisazione permetteteci di dubitare fortemente.
E senza mutua, ci mancherebbe. A proposito, di tempo per dilettarsi di enigmistica ne ha avuto Giuseppe; coi suoi dieci interventi chirurgici dieci subiti. Davvero un campionario da trattato di medicina, il suo: ernie discali, cervicali e lombari; ernia inguinale e calcoli al fegato; interventi all'occhio e al ginocchio; quest'ultimo con tanto di protesi multiple che lui chiama sportivamente "pezzi della Ferrari" facendo l'occhiolino a Montezemolo.
Ah, dimenticavamo, i suoi giochi preferiti sono "Una gita a ...", che è un cruciverba con foto- cartolina di volta in volta dedicato ad una località italiana, e i rebus. I rebus di "Leone da Cagli", tiene a precisare. Ma sulla sincerità di quest’ultima precisazione permetteteci di dubitare fortemente.
Leone Pantaleoni
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