Leone Pantaleoni
sabato 25 dicembre 2010
IL NATALE DELL'ENIGMISTA
Leone Pantaleoni
mercoledì 8 dicembre 2010
I FALO' DELL'IMMACOLATA
giovedì 8 luglio 2010
ENIGMISTICA PER I PICCOLI, SPECIE SE CRESCIUTI
Nel “Salone della Parola” che va ad incominciare v’è uno spazio dedicato all’enigmistica per i piccoli, laddove, proprio come accade con i giocattoli, va ad intrufolarsi uno stuolo incalcolabile di adulti. Ad occuparlo è Leone Pantaleoni, da sempre il ‘Leone da Cagli’ della Settimana Enigmistica. Logico allora rivolgersi a lui per aver maggiori dettagli in proposito: “Non di rado declassata a passatempo che subito si declina in perditempo anche a causa d’improvvisate rivistine “usa e getta” da consumarsi soprattutto in treno, sfuggono a non pochi i piani nobili dell’Enigmistica. Non per nulla gli antichi greci ne fecero gioco intellettuale, esercitando il loro acume nelle leggendarie sfide tra grandi personaggi alla fine dei banchetti; con relativi premi e penitenze, intendo, qual è ad esempio quella di esser costretti a bere vino inacidito. Parliamo di gente che, tanto per citare, risponde al nome di Omero, Pindaro e Platone. Del primo narra la leggenda che dinnanzi al quesito postogli da alcuni pescatori (“quelli che non troviamo li teniamo, quelli che troviamo li buttiamo”) non seppe dare la soluzione (i pidocchi) fino a suicidarsene. L’opposto accadde ad Edipo con la Sfinge, alla quale, dinnanzi al fatidico busillis (“qual è l’essere che cammina ora a quattro, ora a due e ora a tre gambe?”), seppe rispondere “l’uomo”. I fatto è che l’ Enigmistica, sia essa vista da sud, nord, est o ovest, confina da ogni parte con la ludolinguistica. Cosicché l’enigmistica sa davvero lavorarla la lingua, cogliendone segmenti per disgiungerli e ricongiungerli. Quindi inventa metafore e, al pari con la Letteratura, ne risveglia di assopite riproponendone d’inedite. Inoltre, come la Poesia, essa abitua alla concisione, riuscendo, attraverso cortocircuiti di analogie, ad esprimere ben più del solito parlare. Ideale materia scolastica che unisce l’utile al dilettevole, agli alunni insegna a trastullarsi con le parole, con le più sottili figure della retorica, fino a spingersi alle immagini più ardite”. Essendo soggetto che se vede un’A pensa ad ASOLA (a sola) e se vede un’I pensa ad ISOLA (I sola) ma anche al corrispondente romano dell’Unità (infatti I maiuscola è il numero uno degli antichi romani), resta il fatto che è persona da maneggiare con cura l’enigmista. Il quale, se fosse un pacco, lo si potrebbe comodamente capovolgere visto che essendo già sotto sopra di suo, non si farebbe che rimetterlo nel verso giusto”.
SE MASSIMO CACCIARI RIAMMASSA I COCCI
Negli anagrammi di Leone da Cagli ce n’è anche per Maurizio Costanzo (sorcio umanizzato)
Dalle 18 di stasera (Biblioteca San Giovanni) Leone Pantaleoni (da sempre il Leone da Cagli della Settimana Enigmistica) parlerà di anagrammi, quel gioco dove riposizionando lettere di parole o frasi se ne ottengono di nuove. Davvero curiosi quelli di Massimo Cacciari (riammassa i cocci) e di Maurizio Costanzo (sorcio umanizzato) che vi proponiamo in foto.
venerdì 18 giugno 2010
IL MAESTRO FUCCI VA IN PENSIONE
“Per il semplice fatto che è umanamente impossibile elencare le doti e i meriti dell’ l’insegnante Ernesto Fucci, non ci è facile contenere in poche righe i nostri conseguenti sentimenti di gratitudine per lui. Sono davvero tante (avremmo voluto scrivere “troppe” se non fosse che alla provvidenza mai debbono porsi dei limiti) le cose che egli ha fatto per i nostri figli. Premesso che ha innanzitutto reso loro indolore il passaggio dalla scuola d’infanzia alle elementari, del programma scolastico è riuscito ad eluderne le sterili conseguenze di chi è solito svolgerlo come grigio disbrigo di pratiche. Aperto a tutto quanto il sociale e nemico giurato di qualsivoglia tesi preconcetta, di tale programma ne ha elaborato i temi in maniera libera ma non per questo arbitraria, dimostrando come l’imparare non collida giocoforza con l’immaginare e come la realtà possa benissimo andare a braccetto con la fantasia. Nessuno potrà mai dimenticare il suo accattivante ma anche pressante invito alla lettura (non a caso, di concerto alla moglie ha gestito in maniera egregia la biblioteca scolastica) e la sua abilità di collegare i personaggi di carta dei libri a quelli, in carne ed ossa, del vivere quotidiano. Nonostante non possa egli dirsi per ragioni anagrafiche figlio del computer al pari dei suoi scolari, non si è lasciato sfuggire la imprescindibile importanza dell’elemento informatico e il suo crescente divenire. Con autentica maestria di chirurgo, ha saputo operare nelle situazioni difficili, innanzitutto sdrammatizzandole. Sempre corretto nei rapporti con genitori e alunni, dai genitori ha saputo cavarne i frutti della migliore collaborazione. Da ultimo, ha compreso che portare a scuola il Leone Pantaleoni della ludo linguistica e degli scacchi avrebbe significato valorizzare ulteriormente il suo già inestimabile operato. Grazie, grazie di cuore, Maestro Ernesto Fucci!”
ENIGMISTICA PER I PICCOLI, MEGLIO SE CRESCIUTI
Nel “Salone della Parola” che va ad incominciare vi è una sezione dedicata all’enigmistica per i più piccoli, quelli che, come accade con i giochi per bambini, nascondono uno stuolo incalcolabile di adulti.
A curarlo è Leone Pantaleoni, il Leone da Cagli della Settimana Enigmistica. Logico allora rivolgersi a lui per aver maggiori dettagli in proposito: “Non di rado declassata a passatempo che subito si declina in perditempo anche a causa d’innumerevoli e mediocri rivistine “usa e getta” da consumarsi soprattutto in treno, sfuggono ai più i piani nobili dell’Enigmistica. Non per nulla gli antichi greci ne fecero gioco intellettuale esercitando il loro acume nelle leggendarie sfide tra grandi personaggi alla fine dei banchetti; con relativi premi e penitenze, intendo, qual è ad esempio quella dell’esser costretti a bere vino inacidito. Parliamo di gente che, tanto per citare, risponde al nome di Omero, Pindaro e Platone. Del primo si narra che dinnanzi al quesito postogli da alcuni pescatori (“quelli che non troviamo li teniamo, quelli che troviamo li buttiamo”) non seppe dare la soluzione (i pidocchi). L’opposto accadde a Edipo con la Sfinge, alla quale dinnanzi al busillis (“qual è l’essere che cammina ora a quattro, ora a due e ora a tre gambe?”), seppe rispondere “l’uomo”. I fatto è che l’Enigmistica confina dovunque con la ludolinguistica. Significa che essa sa lavorare e utilizzarla la lingua, ne prende dei segmenti per disgiungerli e ricongiungerli fino al crearne di nuovi. Inventa metafore e, al pari con la miglior Letteratura, ne risveglia di assopite riproponendone d’inedite. Inoltre, come la Poesia, l’Enigmistica abitua alla concisione, riuscendo, attraverso cortocircuiti di analogie, ad esprimere ben più di quanto non lo faccia il solito parlare. Ideale materia scolastica che unisce l’utile al dilettevole, ai giovani insegna innanzitutto a giocare con le parole, con le più sottili figure della retorica, fino alle immagini più ardite”. Essendo soggetto che se vede un’A pensa ad ASOLA (a sola) e se vede un’I pensa ad ISOLA (I sola) ma anche al corrispondente romano dell’Unità (infatti I maiuscola è il numero uno degli antichi romani), resta il fatto che è persona da maneggiare con cura l’enigmista. Il quale, se fosse un pacco, lo si potrebbe comodamente capovolgere visto che essendo già sotto sopra di suo, non si farebbe che rimetterlo nel verso giusto”.
Nella foto:
LE BUFFONAGGINI DI BUFFON
Non se ne avrà Gianluigi Buffon se vocali e consonanti del suo nome e cognome possono riposizionarsi nella frase: "lui? Buffonaggini!". Del resto l'anagramma è l'anagramma e farne un ana...dramma sarebbe cosa più inutile che sciocca. Con Alberto Gilardino che si traduce in "al tiro, gran bolide!" le cose vanno decisamente meglio. Non vi foste accorti, stiamo proponendo gli anagrammi onomastici dei giocatori della nazionale cosicché, se confina con il gossip Daniele De Rossi (dissero di Elena), sconfina nello spogliatoio Gianluca Zambrotta. Il suo "la garza in combutta" ci fa pensare a una baruffa per venir in possesso d'una bianca striscetta di seta o cotone stavolta più idrofoba che idrofila. Un Fabio Cannavaro desideroso d'esser incluso nella rosa nazionale, non ha motivo d’eccedere in salivazione. Con "Africa, non bava" chiarisce una volta per tutte il suo anagramma che lui nel continente nero e dentro la maglia azzurra ci sta già. Che Torino sia città plumbea ce lo rammenta un Giorgio Chiellini rivolto al Banfi juventino (ho cieli grigi, Lino!). A un obliquo Claudio Marchisio che minaccia di dire (schiudo ai clamori), fa eco la linea a cui è richiamato Simone Pepe (meno seppie). E che pancia piena sia garanzia di sonnolenza lo ribadisce un Riccardo Montolivo che solo il suo sport preferito può ridestare dalla pennichella (dormo? Calcio in TV!). Con "mi conosci di certo", vien da chiedersi a chi mai si rivolga Domenico Criscito, mentre, con "perdona l'ira", si erge in evangelica versione il convalescente Andrea Pirlo. Stretto nella morsa Jerry Scotti-Carlo Conti, chiude in sorprendente chiave ludica Vincenzo Iaquinta. Il suo "a quiz è nona vincita!" ce lo fa scoprire imbattibile campione alla Sallustio (quello di Passa Parola). Infine Marcello Lippi, il cui anagramma oppone un polemico "rimpalli colpe" a un inquietante "crampi? Pillole!". Col suo anagramma "abile, fa colpo" se la ride allora un Fabio Capello dimentico della paperissima del suo portiere.
sabato 12 giugno 2010
SCACCHI E REBUS GRATUITI COL LEONE DA CAGLI
Riservate ai ragazzi e in un orario che va dalle 18 alle 19 del martedì e giovedì, lezioni gratuite di scacchi e rebus quest’estate ai Bagni Gilberto. Sarà Leone Pantaleoni a tenerle, il “Leone da Cagli” della Settimana Enigmistica. Eletto Cagliese dell’Anno nel mese di febbraio e premiato dal Circolo della Stampa in quello di maggio, questo 2010 è davvero anno ruggente per Leone che in fatto di scacchi e rebus puntualizza: “Solleticano la fantasia e stimolano il ragionamento; uniscono l’utile al dilettevole; e nel mostrare che i più bei giochi del mondo confinano a ovest col nostro cuore e a nord col nostro cervello, dimostrano che cercare il divertimento nelle cose sbagliate è la cosa più sbagliata del mondo. La prima lezione è programmata per martedì 15 giugno e per iscriversi basta telefonare al 30245 (Pantaleoni) o al 32887 (Bagni Gilberto); oppure inviare una e-mail a lpanta@alice.it o a gilberto@bagnigilberto.it
Nella foto 1: assistito da Stefano Tombari (Bagni Gilberto), Pantaleoni indica la mossa giusta del cavallo.
mercoledì 2 giugno 2010
PESARO- SONDRIO-SARAJEVO,
DALL'UOMO DI EDIPO AI PIDOCCHI DI OMERO
Giove Pluvio permettendo, con giugno arriva l’estate ancor prima del fatidico giorno 21 e con l’estate arriva la spiaggia e con la spiaggia i giochi enigmistici sotto l’ombrellone.
Ecco perché abbiamo voluto sentire in proposito il Leone Pantaleoni che da sempre è il “Leone da Cagli” della “Settimana Enigmistica”:
“Non di rado equivocata quale passatempo che subito si declina in perditempo, sfuggono ai più i piani nobili della Enigmistica. Non per nulla gli antichi greci ne fecero gioco intellettuale, esercitando il loro acume nelle leggendarie sfide tra grandi personaggi e tra commensali alla fine dei banchetti, dove, alle più digeribili proposte si alternavano impegnative gare con relativi premi e penitenze, qual è ad esempio quella del dover bere vino inacidito. Parliamo di gente che, tanto per citare, risponde al nome di Omero, Pindaro e Platone. Di Omero si racconta che di fronte al quesito postogli da alcuni pescatori (quelli che non troviamo li teniamo, quelli che troviamo li buttiamo) non seppe dare la soluzione (pidocchi). L'opposto fece Edipo con la Sfinge; alla quale seppe rispondere "l'uomo" dinnanzi all'interrogativo "Qual è l'essere che cammina ora a due gambe, ora a tre, ora a quattro?".
sabato 22 maggio 2010
INTER AMATA E ANAGRAMMATA
IDEE & OPINIONI
martedì 18 maggio 2010
PIOGGIA
domenica 16 maggio 2010
domenica 9 maggio 2010
IL EONE DA CAGLI CHE METTE NERO SU BIANCO LA MATERIA GRIGIA
SE E' L'ENIGMISTA A FAR LA FESTA ALLA MAMMA
Leone Pantaleoni
mercoledì 5 maggio 2010
SODDISFAZIONE A CAGLI
SE ‘LUTHER .ING’ SI RIVELA UN PROVERBIO
lunedì 26 aprile 2010
TV ED EDUCAZIONE
martedì 23 marzo 2010
SINDONE SPIEGATA A CRISTO RE
Testimone d’un uomo prima vivo (sangue sgorgato intra vitam) e quindi morto (sangue post mortale), la Sindone non porta traccia alcuna di processi putrefattivi, a partire dall’alone di ammoniaca che avrebbe dovuto depositarsi sul lenzuolo attorno alla zona delle labbra del cadavere. "La Sindone" afferma Pantaleoni "più di un'icona, è una reliquia. E, più d'una reliquia, è una presenza".
giovedì 18 marzo 2010
OGGI IN EDICOLA E LIBRERIA IL “TRENTAR” NON NUOCE DI LEONE DA CAGLI
Da oggi (lunedì 22 marzo) sarà disponibile nelle edicole e librerie di Pesaro e Cagli l’agile volumetto”Trentar non nuoce” con cui Leone Pantaleoni, il Leone da Cagli della Settimana Enigmistica (eletto il 28 febbraio scorso Cagliese dell’Anno), nel mettere nero su bianco la materia grigia, propone trenta inediti enigmi da far fumare il cervello senza intossicare i polmoni. Riservato a battute su Adamo, Eva e il serpente, segue il capitolo umoristico “Tentar non nuoce" e quindi, per concludere, quello sul rebus antologico "Sodoma e Gomorra" che, definito capolavoro dagli specialisti, ha da ultimo trovato il plauso del ludolinguista italiano più famoso, vale a dire lo Stefano Bartezzaghi del Venerdì di Repubblica.
lunedì 15 marzo 2010
L’ENIGMA SINDONE A SCUOLA
Nelle foto:
Leone Pantaleoni tiene la sua lezione nelle scuole pesaresi.
LA SETTIMANA MISTICA
Scherza coi fanti, dice il saggio, ma lascia stare i santi. Da tale dettato sembra però ritenersi esentata quella scienza che a suon di rovelli mette nero su bianco la materia grigia. Quella medesima che osa coniare una Settimana Mistica che per assonanza fonetica fa il verso sia alla Rivista che vanta innumerevoli tentativi d'imitazione che a quel culminante squarcio quaresimale che, noto sotto il nome di Settimana Santa, si fregia d'un numero incalcolabile di fedeli.
mercoledì 10 marzo 2010
MA IL PADRE DI ALICE ERA PRETE ENIGMISTA
Sessant'anni dopo il cartone animato della Disney che generazioni di piccoli han visto al cinema e quindi rivisitato da adulti in dvd, coi volti di Mia Wasikowska (Alice), Johnny Depp (il Cappellaio Matto) e una Elena Bonham (Regina Cattiva) caricatura della Bette Davis regina Elisabetta nel Conte di Essex (1939), è uscito sugli schermi "Alice in Wonderland".
Elena Bonham,
caricatura della Bette Davis nel Conte di Essex (1939),
è la Regina Cattiva.
Film tratto dal capolavoro di Lewis Carrol, pochi sanno che Lewis Carrol era in realtà lo pseudonimo che l'autore, il reverendo Charles Dodgson, docente di matematica in un College di Londra, aveva assunto di concerto con un editore dopo averne per altro scartati molti altri.
domenica 7 marzo 2010
CHI DICE DONNA DICE D'ANNO
QUARESIMA, SINONIMO DI 40
Il cognome Quaresima è diffuso nelle Marche e, più precisamente, nel fabrianese e nell’anconetano. Quaresima è sinonimo di 40, ovvero sia quanti sono i giorni del diluvio universale che quelli impiegati dagli ebrei ad esplorare la terra ospitante; 40 sono i giorni camminati dal profeta Elia per giungere sulla sommità del Monte Oreb ed altrettanti quelli concessi da Dio alla città di Ninive prima di distruggerla; 40 giorni e 40 notti trascorse Mosè sul Monte Sinai nell’attesa di ricevere i dieci comandamenti. 40 sono i giorni del digiuno di Gesù nel deserto dopo il battesimo nel Giordano e 40 anche quelli da lui impiegati per ammaestrare i discepoli dalla Resurrezione all'Ascensione. Infine, 40 sono i giorni di durata dell'Esodo. Perché composto di 40 membri, Quarantia era il nome dato al Tribunale Supremo della Serenissima detto, appunto, Consiglio dei Quaranta.
mercoledì 3 marzo 2010
STORICO ED ENIGMISTA I CAGLIESI DELL’ANNO
Nato per riservare il meritato plauso all’operato di quei suoi figli che nel tempo han dato lustro alla loro Città, in quella suggestiva cornice che è il Teatro Comunale, è stato consegnato dalla locale Associazione Giochi Storici, il premio annuale “Il Cagliese”.Riconoscimenti, uno alla memoria e l’altro ad un vivente, i personaggi di stavolta sono il compianto storico Carlo Arseni (nelle mani del figlio Gabriele) e l’enigmista Leone Pantaleoni.
martedì 16 febbraio 2010
DA PIOVE A POVIA, SESSANT’ANNI DI FESTIVAL
A proposito, riposizionando le lettere dell'autoironica chioccia passata dall'àrista ("La prova del cuoco") all'Ariston, si ottiene un "lentina ... collerica" che non rende giustizia né al suo eloquio fluente e né al suo charme coinvolgente. Si noti come nella retorica domanda "L'Ariston ... stonar lì?", le parti separate dai puntini son composte dalle medesime vocali e consonanti. E, sempre in tema di anagrammi, ma stavolta di nomi e cognomi e perciò onomastici, davvero stuzzicanti quelli di cantanti, alcuni dei quali più sessantenni del ... sessantenne San Remo. Ugole e dischi d'oro che, passando per un'avida Fiordaliso (farò i soldi) e un non più vivido Renato Carosone (cantar è oneroso) e quindi per una “rondineggiante” Antonella Ruggiero (garrule note in gola) e una “cenerentoleggiante” Fiorella Mannoia (ero fanalino, ma ...), vanno da un Gianni Morandi di perenne transumanza melodica (anni giramondo) ad un Massimo Ranieri di ritrovata stanzialità catodica (riammesso in RAI). E, sempre in fatto di televisione, il sipario sugli anagrammi può infine calarsi sulla frase "Falsar melodie in TV? Sì!" le cui lettere si riposizionano ne "Il Festival di San Remo".
Passando al capitolo delle domande bizzarre, potrebbe comodamente giungersi alle due che seguono: se i testi delle sue canzoni fossero poetici, San Remo, diventerebbe per questo San ... Rimo? E se i suoi pronostici del chi vincerà fossero dati in pasto ai discussi sondaggisti, diventerebbe per questo San ... Demo? Intanto, tra un "Solo noi" che per aggiunta di lettera si appisola sul divano (solo noia) e uno "Storie di tutti i giorni" che per cambio di lettera s’insozza nel cassonetto (scorie di tutti i giorni), curioso notare come vi siano titoli di canzoni che s’accoppiano come elementi d’un Domino. E cioè “piove ... passerà” e “non ho l'età ... vorrei incontrarti fra cent'anni”; fino a giungere ad "aprite le finestre ... vola colomba ... nel blu dipinto di blu", oppure a “ti regalerò una rosa … per Elisa … si può dare di più”, che di tessere ne inanellano entrambe addirittura tre.
domenica 14 febbraio 2010
MA IL BACIO RENDE IMMORTALE O IMMORALE?
Visto che Cupido è composto dalle medesime lettere di pudico cambiate di posto, che egli sia dio casto e innocente non ne ha dubbio da sempre l'enigmista. Analogamente, se il greco Eros è ... rose, il suo omologo romano Amore ... è Roma.
mercoledì 10 febbraio 2010
SE ARLECCHINO FA IL LECCHINO
Viareggio, Fano, Cento , Venezia, dalle feste greche in onore di Dioniso, dai Saturnali romani del "semel in anno licet insanire" (una volta all'anno è lecito impazzire), dai canti carnascialeschi del Magnifico di "Quant'è bella giovinezza", fino alla corsa dei cavalli berberi della Roma papalina, Carnevale è parola pregnante di storia e folklore. Che derivi da "carnem levare", togliere la carne a indicare la subentrante Quaresima, o che provenga da "carrus navalis", carri a forma di navi in antiche processioni evocanti la naumachia, sta di fatto che a Carnevale ogni scherzo vale. Proverbio quest'ultimo che per Valentino da Tavullia si rivede in "... ogni scherzo Vale" e per un giocatore di rugby si corregge in "ogni scherzo ovale". Sinonimo di maschera, il Carnevale è parente stretto dell'enigmistica che, come etimo insegna (il sostantivo greco àinigma dal verbo ainìttomai), si caratterizza nel parlare in modo oscuro, coperto, e dunque mascherato. A proposito, si possono scomporre le otto lettere della parola "maschera" e ricomporle in "marchesa" o "marasche" (le viscioline dal sapore dolce e acidulo e di cui al delizioso Maraschino). Al plurale s'otterrebbero invece sia "marchese" che il "cashmere" che è modo inusuale ma corretto di scrivere cachemire. Signora Coriandoli a parte e di cui al desaparecido comico Maurizio Ferrini, davvero sorprendenti si dimostrano gli anagrammi di "Coriandoli". Lo dimostrano sia il sostantivo "ladrocinio" che il verbo "riciondola", senza da ultimo trascurare quel corroborante "Cordialino" che serve a tirarci su, specie di fronte a mutazioni lessicali come quelle testé proposte. A giocare a nascondino con nomi di maschere famose contenute in frasi fatte, non c'è che da accontentarsi d'un magro raccolto, quali sono: - Troppi complimenti non fAR, LECCHINO! - (Arlecchino); - Sconcertante coME NEGHINO la verità! - (Meneghino); - Vi son PULCI NELLA scatolina! - (Pulcinella); - Correr al suon del flauto per boschi: PAN TAL ONEroso compito avea! - (Pantalone). Tra i proverbi meno noti sul Carnevale merita citazione l'assai poco confortante "Carnevale o Quaresima per me è sempre la medesima", dove soltanto la versione pessimistica "è sempre Quaresima" e non piuttosto il suo contrario (è sempre Carnevale) sembra aver diritto di cittadinanza.
IMPARARE GIOCANDO CON LA GHIGLIOTTINA
Sulla scia d’un finale di trasmissione che ogni santo giorno supera il picco di 6 milioni di telespettatori, sta riscuotendo enorme successo anche “La Ghigliottina nella Scuole” che Leone Pantaleoni sta proponendo alle primarie della nostra città nell’ambito del suo programma di ludolinguistica. Va da sé che il montepremi iniziale, un milione di euro che per i meno giovani fa un po’ il verso al celebre Milione del Signor Bonaventura (e non di Marco Polo), è del tutto ipotetico e sarebbe caso mai da spendersi nell’acquisto dei migliori libri per ragazzi.
BENIGNI, “MATTATTORE” ENIGMISTA
lunedì 1 febbraio 2010
UN LUNEDI’ PALINDROMO
martedì 19 gennaio 2010
I 44 GIORNI DI OSTENSIONE DELLA SINDONE
Decisamente prima di quell'intervallo (1260-1390) di cui alla sbandierata prova "senza appello" del radiocarbonio. Non bastasse, il Gesù raffigurato nel codice Pray (questo il nome del manoscritto) mostra le mani con sole quattro dita, proprio come accade nella Sindone. Si tratta della meccanica ritrazione del pollice provocata della recisione del nervo mediano da parte del chiodo. Quattro fori e quattro dita, dunque. Due quattro che, messi l'uno accanto all'altro, si leggono quarantaquattro. Proprio quanto saranno i giorni di ostensione del Sacro Lenzuolo quest'anno.
SE LA FLAGELLAZIONE SI METTE A DARE I NUMERI
Parto del sostantivo greco àinigma derivazione del verbo ainìttomai, la parola "enigma" significa parlare in maniera oscura. Ecco perché se si disegna una casa per significare una casa, si usa un linguaggio diretto; ma se si raffigura una pera con sopra le lettere VI per intendere "vipera" (VI+pera), dacché tra pera e vipera non v’è attinenza alcuna, si parla in corretto "enigmistichese". L'enigma che oggi, ma non soltanto da oggi, tiene banco, è senz'altro quello attinente la Flagellazione di Cristo, il capolavoro di Piero della Francesca conservato in Urbino.
A proposito di frazione, curioso infine notare come quella con 5 al numeratore e 3 al denominatore, ossia il numero dei componenti i due gruppi di persone del dipinto (partendo da sinistra di chi osserva), dia un valore assai prossimo a quello della sezione aurea, fondamento imprescindibile di quando l'arte figurativa era ricerca di un’armonia tendente all'assoluto.
Leone Pantaleoni
B S
02) Crittografia (frase: 7 7)
DB HPO
03) Crittografia (frase: 4 2 4)
NOME DELL'AT.ORE BANFI
04) Crittografia (frase: 4 10)
- CATINO -
05) Crittografia (frase: 7 2 5)
- QUI.T. LETTERA .. UN ALFABETO -
06) Crittografia (frase: 5 2 4)
- CH.SSA' -
07) Crittografia (frase: 8 7)
- VR VR VR VR TO -
08) Crittografia (frase: 3 4 4)
- TELEFONATEMI! -
09) Crittografia: (frase: 6 1 2 1 4 2 = 2 4 1 3 6)
D... DI NASCITA
10) Crittografia: (frase: 4 4 2 2 2 = 6 8)
IN QUEL PO.TO
11) Crittografia (frase: 8 2)
SONO RIMASTO LI’
INVITO AI CAGLIESI
GLI ANAGRAMMI DEI CAGLIESI
(nome: 9, 8) = "PANCETTA CON SFREGI" Piercing mal eseguito?
(nome: 7, 7) = "RE FRA LE DOMANDE" Novello Mike Buongiorno?
(nome: 5, 7) = "CARDAR ALBERI"
Ma non era la lana?
per le soluzioni...